Ecco il giorno della svolta Più Marcelino di Pioli e Zola

Zanetti, Zhang, Bolingbroke e Thohir: lo stato maggiore dell'Inter. Ansa

Zanetti, Zhang, Bolingbroke e Thohir: lo stato maggiore dell’Inter. Ansa

Triste, illogica e paradossale. Complicata come poche e confusa come nessuna. È stata una settimana assurda, questa, per l’Inter e gli interisti. Venerdì 28 ottobre l’a.d. Bolingbroke confermava l’allenatore Frank De Boer, dicendo: “All’Inter siamo tutti al 100 per cento con lui”. Incredibile, a rileggerla. Ma ancora più incredibile è pensare che, fatto fuori De Boer, la società non abbia ancora deciso a chi affidare la guida tecnica della squadra. Il casting è diventato presto un pasticcio e i nomi dei candidati, col passare dei giorni, anziché diminuire sono andati crescendo. Una gestione del tutto rivedibile, quella di Suning, in questa fase di passaggio, fatta di impercettibili passi avanti e parecchi, troppi, dietrofront. Andrea Schianchi analizza nel pezzo in edicola sulla Gazzetta dello Sport di oggi le tappe di questa strana parentesi dall’esito ancora incerto. Un rompicapo surreale che rimette in discussione anche le capacità dei nuovi proprietari cinesi di gestire un club di cui hanno poca esperienza in un contesto che non conoscono. Tra procuratori un po’ troppo influenti, dirigenti delegittimati e allenatori messi in stand by, il nodo da sciogliere è intricatissimo. E forse però oggi arriverà il colpo di scena. Come spiega Matteo Brega nell’altro pezzo dedicato all’Inter tra le pagine rosa, l’annuncio è infatti finalmente vicino e dovrebbe arrivare oggi a San Siro. Zola è il nome nuovo di ieri ma le quotazioni più in salita, nelle ultime ore, sono quelle di Marcelino. Niente da fare per Guidolin e Vitor Pereira, mentre Pioli resta ancora in corsa. Ancora poche ore.

 Gasport 

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