Ecco i tuoi francesi: oggi Giroud e Maignan a Milanello con Rebic

La squadra si sta ricomponendo. Con i due acquisti rientra il croato: il tecnico lavorerà quasi al completo

Adesso ci sarà tempo per le disquisizioni tattiche, le riflessioni sull’equilibrio della squadra eccetera. Intanto Olivier Giroud si presenta a Milanello per costruire l’ultimo pezzo di una luminosa carriera. Il francese arriva in età matura (compirà 35 anni il 30 settembre), ma senza grossi problemi fisici alle spalle e neppure i dilemmi dei quali tanto si è parlato nel mondo Milan sembrano in grado di togliergli il sonno. Giroud è un attaccante affidabile e soprattutto flessibile. Potrà giocare al posto di Ibra o sostituirlo e per ora non sono tanti i problemi che si pongono. Anche perché Rebic torna alla base con il francese dopo l’Europeo, conosce l’ambiente ma avrà bisogno in ogni caso di rimettersi in forma. E Giroud garantisce un tasso di esperienza che sarà fondamentale almeno fino al completamento del percorso di riabilitazione di Ibra.

Sfide

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Perché Zlatan non molla di un centimetro e pensa anche al Mondiale in Qatar, confortato dalle dichiarazioni del c.t. svedese («Quando starà bene tornerà anche in nazionale»). Ma Giroud non è venuto al Milan per fare la comparsa e Zlatan è ben contento, dicono tutti, della sua presenza: perché più giocatori di esperienza ci sono, meglio è per le ambizioni della squadra; perché è intelligente e sa prima e meglio di ogni altro che non potrà giocare ogni partita, e soprattutto che uno come Giroud al suo fianco potrà soltanto essergli utile, altro che fargli ombra.

Eredità

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E da oggi eccolo qui, Olivier Giroud campione d’Europa (per club, con il Chelsea) e del mondo (con la Francia). Inattaccabile per carisma e palmares, ha già conquistato il gradimento della maggior parte dei tifosi. Più difficile sarà il compito di Mike Maignan, che si presenta con il compagno francese ma deve raccogliere l’eredità di Gigio Donnarumma volato a Parigi, guarda un po’ che caso. L’ex portiere del Lilla arriva da campione di Francia, quindi neppure lui si presenta con zero titoli, e un ormai leggendario botta e risposta con Ibrahimovic quando era un ragazzetto del Psg. Ha personalità e buone qualità tecniche, però non gli sarà facile far dimenticare le imprese del ragazzo che ha illuminato anche l’Italia di Mancini. La squadra di Pioli si ritroverà domani dopo due giorni di riposo, ma i francesi sono già pronti a partire a razzo con allenamenti individuali a Milanello. Prossimo test, a Nizza sabato sera. Giroud, a differenza di Maignan, non sente aria di Ligue 1 da tempo. La sua prima tripletta nel più importante campionato francese risale a dieci anni fa, poi sono passate tante stagioni e tante squadre. Nizza però è pur sempre un po’ casa: anche se soltanto dopo pochi giorni di lavoro, potrebbe essere il luogo ideale per cominciare il suo cammino rossonero. Una tappa della carriera che Giroud ha fortemente voluto, decidendo di rinunciare a un bel po’ di soldi e ad appellarsi ai suoi buoni rapporti con Roman Abramovich per ottenere il nulla osta e la maglia del Milan.

Ritorno

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Con i due acquisti francesi rientrerà in Italia Ante Rebic, dopo un Europeo non spumeggiante (non che quello dei francesi lo sia stato) e quindi intenzionato a dare battaglia per mantenere il suo spazio. L’assetto dell’attacco disegnato da Pioli al momento è incerto negli interpreti (molto dipenderà dalla condizione fisica di Ibrahimovic), ma definito nella forma. Per ora il 4-2-3-1 non si tocca e tutti gli attaccanti avranno chance, soprattutto nelle prime settimane. Una buona notizia anche per Rafael Leao, che sembra il candidato ideale da sacrificare in nome del budget, ma al Milan c’è ancora incertezza. Le qualità non mancano, forse gli si può concedere ancora un po’ di tempo, che il portoghese non dovrà sprecare. E può consolarsi pensando a chi, come Maignan, nell’immaginario dei tifosi deve scalare una montagna. A cominciare da adesso.

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