Ecco come la Juventus è diventata schiava delle plusvalenze

Sotto la presidenza Agnelli quasi 800 milioni di ricavi da trading, l’avvio della fase patologica è avvenuto nel 2016. Il sogno di accorciare il gap con i top club europei, gli effetti collaterali sui costi

Gonfiate o reali che siano, un dato è certo: in questi anni la Juventus ha utilizzato la leva delle plusvalenze in maniera massiccia, ossessiva, patologica. Lo ha fatto per creare una “ricchezza” extra rispetto ai ricavi organici di un club – stadio, diritti tv, commerciale – con l’obiettivo di accorciare il gap con l’élite del calcio europeo.

Precedente Centrocampisti e attaccanti per 15ª giornata: fiducia a Veretout e Leao Successivo Scamacca serve a una big almeno quanto una big serve a Scamacca