È tornato Pato! L’ex bomber del Milan riparte dal San Paolo

L’ex rossonero, 33 anni, firma con il club paulista fino a fine anno per cercare il rilancio dopo un calvario lungo più di due anni tra infortuni e operazioni. Avrà un contratto a rendimento

Alexandre Pato non si arrende e riparte da San Paolo, dove cercherà un nuovo rilancio. Dopo due anni da incubo negli Usa segnati da un infortunio al ginocchio e ben due operazioni, il Papero torna in patria per dimostrare prima di tutto a se stesso di non essere ancora un ex. I 33 anni che recita la carta d’identità e soprattutto i 460 giorni fermo ai box nelle ultime due iellate stagioni a Orlando non hanno fiaccato il brasiliano e la sua voglia di lottare, quella che alla fine ha convinto la dirigenza del club paulista ad aprirgli le porte del riscatto: l’ex rossonero ha messo nero su bianco ieri sera, firmando un contratto a rendimento fino al 31 dicembre di quest’anno. “Qui sono tornato a sentirmi importante nel 2014 e – ha commentato il Papero – da qui riparto con la stessa motivazione e lo stesso entusiasmo”.

Sfida personale

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Nell’orizzonte del brasiliano c’è un breve periodo di messa a punto e, si spera, il ritorno in campo dopo un’inattività forzata che dura dallo scorso 14 agosto, ultima partita con la maglia degli Orlando City prima della seconda operazione al ginocchio. Così si è chiuso un biennio statunitense in cui il brasiliano ha collezionato una trentina di apparizioni e appena quattro reti. Al punto che il ritorno a San Paolo, dove riuscì a rilanciarsi già due volte (nel biennio 2013-15 e nella stagione 2019-20), è stato un esplicito desiderio a prescindere dalle condizioni economiche. Le offerte in patria non mancavano, sebbene tutte da squadre di secondo livello, ma il Papero ha deciso di trattare solo con il club paulista, strappando la promessa di un contratto nel momento in cui fosse tornato abile e arruolabile. Promessa mantenuta, perché effettivamente il brasiliano si può considerare perfettamente recuperato già da un paio di mesi. Il salario? Quasi il minimo sindacale, ma Pato incasserà in proporzione ai gol e agli eventuali obiettivi raggiunti.

Rilancio

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Sono lontani i tempi del Papero rossonero, quello del 2011 e dell’iconico gol al Camp Nou giusto per intendersi. Ma a 33 anni il brasiliano ha ancora voglia di togliersi qualche soddisfazione dopo una carriera di alti e bassi simile a un ottovolante: le luci della ribalta appena maggiorenne in un Milan pieno zeppo di campioni, i gol e i successi, i primi cedimenti muscolari, il primo amaro ritorno in patria, il doppio flop della seconda avventura europea (quella tra Chelsea e Villarreal, con 26 presenze e sette reti in tutto), l’esilio dorato in Cina, la sciagurata parentesi statunitense e, adesso, il terzo capitolo in maglia paulista. La “giostra” del Papero è tornata a fare tappa nel posto in cui il brasiliano è sempre riuscito a ritrovarsi, prova ne sono i 32 gol e 15 assist realizzati in 105 presenze, con una media personale seconda solo a quella dei tempi d’oro in rossonero (quando viaggiava a una media di oltre 0,4 gol a partita) e del biennio cinese (media addirittura di 0,6). Non c’è due senza tre, il Papero evidentemente ci crede, e non vede l’ora di tornare a gonfiare la rete.

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