I nerazzurri rischiano la beffa in casa col Verona quartultimo: raggiunti a un quarto d’ora dalla fine, decidono il gol al 93′ del centrocampista azzurro e il penalty fallito dal francese al 100′
6 gennaio 2024 (modifica alle 15:08) – MILANO
Un finale pazzo. Anzi, da pazza Inter che batte il Verona al termine di uno psicodramma a tinte nerazzurre e si laurea campione d’inverno. Avanti fino al 74′, viene raggiunta da Henry, appena entrato in campo, segna il 2-1 con Frattesi dopo 3′ di recupero, ma può esultare solo al 100′, quando un calcio di rigore di Henry si spegne sul palo. La mini crisi, che sarebbe stata inevitabile in caso di pareggio, non si materializza e Inzaghi si mette alle spalle il pari di Genova con cui aveva chiuso il 2023. Diverso invece l’umore in casa gialloblù: riscattata a livello di prestazione la sconfitta casalinga contro la Salernitana, ma il finale è ancora amaro per l’Hellas che protesta per un fallo (gomitata di Bastoni e Duda) in occasione della rete di Frattesi.
RIECCO IL TORO
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Inzaghi ha la rosa al completo, eccezion fatta per il nuovo acquisto Buchanan, in tribuna perché il tesseramento non è ancora perfezionato. Dopo due mesi torna titolare Pavard in difesa, ma nell’undici iniziale ci sono anche Dumfries a destra e Lautaro in attacco, entrambi reduci da problemi fisici. Baroni, senza Dawidowicz e Saponara non al top e con Hien da giorni ceduto all’Atalanta, manda in tribuna Terracciano, prossimo acquisto del Milan, ma non rinuncia al 4-2-3-1 con Ngonge, Suslov e Mboula dietro a Djuric. L’Inter inizia con il freno a mano tirato, mentre il baricentro dell’Hellas è alto: l’ordine di scuderia gialloblù non è quello di stare tutti dietro la linea del pallone per poi ripartire, bensì attaccare le fasce. E proprio dalla destra Ngonge centra per Suslov che ha un’ottima occasione: il suo tiro viene però murato da Sommer. Il brivido scuote l’Inter che mostra più coraggio e avanza il raggio d’azione delle mezzali. E proprio da un assist di Mkhitaryan, messo in moto da una verticalizzazione di Bastoni e da successiva sponda di Thuram, nasce l’1-0 di Lautaro, al sedicesimo centro in campionato. Nella storia interista solo Icardi, con 17 centri nel 2017-18, ha fatto meglio. Prima del quarto d’ora la gara è già sui binari che Inzaghi vuole, ma non è ancora finita e il colpo di testa di Djuric parato centralmente da Sommer lo dimostra. I padroni di casa danno l’impressione di non essere martellanti nella loro azione, quasi di amministrarsi e alla mezzora i tiri nello specchio sono due per gli ospiti e uno (quello dell’1-0) per i nerazzurri. Un po’ poco vista la differenza di punti in classifica. Prima della fine del primo un colpo di testa fuori di Bastoni (su punizione di Calhanoglu) risveglia il Meazza, ma al 45′ Lautaro e compagni sono avanti solo di una rete.
SUCCEDE DI TUTTO
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Baroni a inizio ripresa si gioca la carta Lazovic al posto di Mboula. Un fuorigioco di Acerbi, autore della sponda per Lautaro, vanifica il 2-0 dell’Inter che ci prova anche con un colpo di testa di Thuram, su cross di Pavard: palla sul fondo. L’ex Bayern Monaco si alterna nella fase di spinta con Dumfries per costringere Doig e Lazovic sulla difensiva, ma l’Hellas ha poco da perdere e se la gioca con voglia. Inzaghi sostituisce Dumfries a corto di benzina perché vorrebbe chiudere l’incontro. La botta dal limite di Calhanoglu su brillante giocata di Lautaro, però, si spegne di poco sul fondo. Thuram sbaglia qualcosa di troppo nelle sponde e non è sempre puntuale quando il compagno di reparto lo innesca, così il fortino veronese non crolla. Altre sostituzioni: fuori l’ex Borussia Mönchengladbach per Arnautovic e Dimarco per Carlos Augusto, ma la mossa vincente è quella di Baroni che punta su Henry al posto di Djuric. Pochi secondi dopo essere entrato, il numero 9 gialloblù segna su assist di Duda, anticipando Acerbi. È Arnautovic a perdere il contrasto con Magnani dal quale nasce l’azione dell’1-1. Su San Siro cala il gelo anche perché Montipò con una super parata e Arnautovic in posizione… sfortunata negano il 2-1. Inzaghi prova il tutto per tutto con Frattesi e Sanchez per Mkhitaryan e Pavard: l’Inter passa al 3-4-1-2, ma ancora Arnautovic di testa da ottima posizione non trova il 2-1, mentre nel recupero Bastoni con un gran tiro centra la traversa. È un finale da pazza Inter e al 93′, al termine di un’azione convulsa (il Verona protesta veementemente per un fallo di Bastoni su Duda) Montipò para su Barella, ma non può far niente sul tap-in ravvicinato di Frattesi. Sembra finita è invece Darmian fa fallo in area su Magnani, il Var richiama Fabbri al video: è rigore. Henry, fischiato da tutto lo stadio, avverte la pressione e colpisce il palo, mentre sul tap in Folorunsho spara fuori. Il titolo di campione d’inverno è dell’Inter che vola a +5 sulla Juventus almeno per una notte.
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