E la Francia incorona le roi Donnarumma: “Che mani d’oro”

L’ingaggio al Psg era stato accolto con scetticismo ma le prestazioni all’Europeo hanno fatto salire le quotazioni dell’ex milanista

Da strano sfizio a innesto indispensabile, per il Psg. Merito di qualche parata nobile per spingere l’Italia verso la finale dell’Europeo. E così a Parigi, dove l’arrivo di Gianluigi Donnarumma era stato accolto con un certo scetticismo, ormai si sta sgretolando il fronte schierato a priori con Keylor Navas. Per l’Equipe, infatti, l’ex portiere del Milan fa parte della grande tradizione dei portieri azzurri, dalle “mani d’oro”.

Allegria

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Già nei giorni scorsi, il quotidiano sportivo aveva rotto gli indugi e dedicato ampio spazio al neo parigino, cui manca solo l’ufficialità per iniziare il nuovo capitolo di carriera. Inevitabile dopo aver offerto garanzie tra i pali con vari interventi decisivi. Dopo la prestazione di ieri, è arrivata la benedizione anche della prima firma del giornale che al successo contro la Spagna dedica ben sette pagine, inclusa la prima dal titolo eloquente: “L’allegria”. Quella che accompagna la squadra di Mancini che per i media francesi sa vincere divertendo ma anche soffrendo, alternando calcio moderno e vecchie tradizioni difensive. Che sa brillare e poi trincerarsi.

Oro

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E l’ultimo baluardo è proprio Donnarumma, promosso con un 7 pieno, da “mani d’oro”. È lui il migliore in campo degli Azzurri secondo l’Equipe: “A 22 anni, prolunga la tradizione dei grandi portieri italiani finalisti, da Toldo eroe della semifinale dell’Europeo 2000, a Buffon, campione del Mondo nel 2006. Anche Donnarumma ha lasciato l’impronta su questa semifinale, perfetto su un tiro di Oyarzabal, su una punizione di Olmo, respingendo con i pugni tutto il possibile, e nonostante l’imprecisione di piede, innescando l’azione del vantaggio con un rilancio di mani. Ma nulla conterà di più nella mitologia italiana del rigore parato a Morata (…) con quella qualità di andare a terra così magnifica per un portiere di 196 cm. Lo avranno apprezzato anche i tifosi del Psg. E se a Parigi si dovrà decidere chi farà il titolare in base ai rigori, allora c’è una bella partita da giocare”.

Conti

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Il riferimento, naturalmente, è al 34enne Navas, reduce da due stagioni da protagonista con il Psg, apprezzato dai supporter per prestazioni e leadership, quanto dai media locali che avevano soppesato con perplessità la decisione del club dell’emiro del Qatar di puntare sul 22enne italiano. Ma ormai c’è l’evidenza dei fatti, sotto gli occhi di tutti, e il costaricano dovrà fare i conti con un collega di 12 anni più giovane, determinato a imporsi anche al Psg. Da titolare, come in questa Nazionale con cui si gioca il titolo continentale.

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