È Hakimi il più prezioso della serie A. E davanti alla Lu-La c’è…

Tre inglesi (Foden, Greenwood e Rashford) in testa alla classifica del Cies sul valore dei giocatori nei top 5 campionati europei. Primo “italiano” il difensore dell’Inter (23°), il bianconero batte Lukaku e Lautaro

Forti, dannatamente forti, e quasi tutti molto giovani. Il Cies – Centro Internazionale di Studi sullo Sport – ha stilato una classifica dei calciatori che attualmente valgono di più nei top 5 campionati europei secondo un affidabile algoritmo e il podio è occupato completamente da giocatori di nazionalità inglese: Phil Foden, Mason Greenwood e Marcus Rashford. Con un dominio di atleti under 25, la graduatoria dà però anche modo di comprendere come si posiziona il nostro campionato nel calcio europeo: la risposta è “indietro”, soprattutto in un elenco che vede primeggiare talenti molto giovani con esperienza già pluriennale.

Il gioiello Achraf

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Se il 21enne del Manchester City si prende il primo posto a oltre 190 milioni di euro di valore, il più “costoso” della Serie A secondo il Cies è Achraf Hakimi, esterno dell’Inter campione d’Italia che pare peraltro in uscita da Milano. Per il marocchino c’è infatti la 23a complessiva posizione a 93,5 milioni, con Federico Chiesa poco dietro a 92,6 e Matthijs de Ligt a 89. Si tratta per tutti di recenti investimenti che farebbero gola a qualsiasi società del mondo, ma che in un panorama internazionale non riescono a entrare nella top 20 del globo. La mancanza di risultati nostrani in Champions League è un motivo, come il fatto che in Premier League ci sia una ricchezza ben differente rispetto alla nostra lega che permette di gonfiare prezzi e valutazioni. La top 5 italiana si completa con Romelu Lukaku e Lautaro Martinez, dipingendo la situazione come uno strapotere di Inter e Juventus: Theo Hernandez è l’unico intruso dei primi 10, Roma e Lazio rimangono appena fuori con Roger Ibanez e Sergej Milikovic-Savic.

Come funziona

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Non ci sono pareri soggettivi alla base del calcolo del Cies, ma un algoritmo che nasce da una serie di variabili, divisibili in tre gruppi: il club di appartenenza, il giocatore stesso e le condizioni generali della sessione di mercato. La parte della società è influenzata dai risultati sportivi della stessa – chi vince aumenta il valore dei propri giocatori – e dalla capacità economica, perché un club meno ricco sarà costretto ad abbassare le pretese in un’ipotetica negoziazione. Per condizioni generali si intende invece in sostanza l’inflazione, con il mercato post pandemia che per esempio ha contratto i ricavi e quindi il budget per gli acquisti: è chiaro che questa voce modifica i valori da un anno all’altro o da un campionato all’altro, accade meno tra un giocatore e l’altro. Infine la componente più nutrita, ovvero il calciatore: contano l’età, la durata del contratto, le prestazioni (con moltissimi dati a incidere), lo status internazionale e la progressione della carriera. Nel complesso si tratta di un metodo che negli ultimi anni si è dimostrato corrispondente alla realtà per oltre l’80% dei trasferimenti, anche se ci sono variabili che possono interferire e stravolgere queste stime. Un esempio è l’immediato bisogno di liquidità di un club, un altro può essere un infortunio grave, così come problemi disciplinari o l’arrivo di un giocatore nello stesso ruolo. In generale, però, queste valutazioni corrispondono alla realtà.

All’estero

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Tornando alla classifica internazionale, dopo il tris inglese si piazza Erling Haaland, seguito da Bruno Fernandes e poi dalla coppia del Barcellona Frenkie de Jong e Pedri. Il più prezioso della Ligue 1 è Kylian Mbappé a 118 milioni di euro, mentre il difensore che al momento costerebbe di più è Ruben Dias del Manchester City (114), club che ha in rosa anche Ederson, portiere top da 62 milioni. L’ultimo aspetto che si può evidenziare è l’età molto bassa, fattore fondamentale per accrescere il valore: acquistare Foden costerebbe sì 190 milioni di euro, ma assicurerebbe un fenomeno in squadra per almeno una dozzina di anni, ipoteticamente. Ed è per questo meccanismo che tra i 20 giocatori più preziosi dei campionati top, ci sono solamente tre over 25: Bruno Fernandes, Timo Werner e Bernardo Silva. I giocatori più forti, in Italia, sono spesso più esperti di età, mentre i giovani faticano a trovare spazi. Così il gap con le big del continente è complesso da colmare.

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