E dire che voleva fare l’attaccante… Carnesecchi fa gol anche stando in porta

Il bambino che voleva essere bomber ora è un portiere in continua crescita. Contro la Spagna è come se avesse segnato grazie alla paratona nel recupero che ha salvato l’Under 21

Dal nostro inviato Alex Frosio

28 marzo – MARIBOR (SLO)

C’è stato un periodo calcisticamente meno felice, nell’estrema gioventù di Marco Carnesecchi, in cui ha pensato di cambiare ruolo, di diventare attaccante. E anche se a volte, alla fine degli allenamenti, gli capita ancora di provare qualche colpo di testa da punta, è stato un pensiero passeggero: da quando bambino finì in porta al Bellariva – una piccola squadra di Rimini – perché il “titolare” non ne voleva sapere di giocare, ha capito che quello era il suo posto. Tanto da dire che “se rinasco, rifaccio il portiere” e da far la doccia con i guanti (per tenerli puliti).

paratone

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Eppure, contro la Spagna è come se Carnesecchi abbia segnato un gol. Minuti di recupero, Italia in inferiorità numerica nove contro dieci e arroccata a difesa di un pareggio preziosissimo, che mantiene intatte le possibilità di qualificazione: la difesa davanti a “Carne” è stata attenta tutta la partita, ha concesso pochissimo, gli ha addirittura fatto passare una serata tranquilla, e non era scontato considerando che la Rojita aveva sempre segnato nelle 27 partite precedenti. Tanta pressione trova uno spiraglio: Pipa stringe da destra, entra in area, libera il sinistro, Carnesecchi è sveglio, va giù rapido, respinge. Non è finita, il gol arriva dopo: è quel guizzo strepitoso sulla successiva conclusione di Puado, complicata dalla “schermatura” di Ranieri che tentava di opporre la figura in tuffo. Sarà un caso, ma durante gli allenamenti azzurri – guidato dall’ex viola Mareggini – si vede spesso il portiere avere l’opposizione “visiva” davanti a sé di uno che si toglie all’ultimo momento. Stimola la reattività. E Carnesecchi l’ha esibita tutta in quella parata che, giustamente, gli ha spalancato il sorriso ampio e lo ha fatto esultare come se fosse un gol.

che crescita

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Carnesecchi ha scalato le gerarchie. Nicolato lo aveva portato con sé al Mondiale Under 20 nel 2019, ma lì aveva giocato Plizzari. Alla prima ufficiale da nuovo c.t., l’amichevole con la Moldova a Catania, aveva giocato “Carne”, ma a domanda specifica prima del debutto nelle qualificazioni all’Europeo, a Castel di Sangro con Lussemburgo, Nicolato aveva chiarito: “Il titolare è Plizzari”. Nel frattempo però Carnesecchi è andato a fare esperienza prima al Trapani, dove nella stagione scorsa si è misurato con il calcio dei “grandi”, poi dopo qualche mese di studio a Zingonia con Gasperini – è ancora di proprietà dell’Atalanta con cui ha vinto uno scudetto Primavera – ha trovato posto alla Cremonese. Da gennaio 12 partite da titolare, e una crescita importante nell’ultimo mese, con appena un gol incassato – in casa con la Salernitana, stessa squadra del suo debutto tra i professionisti – nelle ultime 5 partite. Giusto in tempo per l’Europeo. Niente male per un portierino-portierone del Duemila.

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