Dzeko spaventa la Roma: «Vorrei giocare per Mourinho»

Dzeko spaventa la Roma: «Vorrei giocare per Mourinho»
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L’attaccante bosniaco sul più forte calciatore in circolazione: «È Ibrahimovic»twitta

ROMA – Il rapporto con Totti, la riconoscenza per Spalletti, la voglia di giocare un giorno per Mourinho, la gioia di altro figlio in arrivo, e poi i ricordi dell’infanzia difficile segnata dalla guerra. A pochi giorni dal termine della stagione Edin Dzeko si racconta a 360 gradi, svelando che presto sarà di nuovo padre. “Mia moglie è già incinta di sei mesi, e sarà un maschietto” confessa all’interno della trasmissione di Sky ‘I Signori del Calciò, ricordando il periodo trascorso in Bosnia in tenera età: “Penso che la mia infanzia sia stata difficile a causa della guerra, ma credo che mi abbia reso l’uomo che sono oggi, molto più forte. Ovviamente non è l’infanzia che voglio per i miei figli, non solo per loro, ma per tutti. Penso che è successo per ragioni futili, così tante persone sono morte senza ragione. È qualcosa che non puoi dimenticare, cerchi di vivere senza pensarci e pensi solo al futuro. E io ci provo“. Meglio pensare quindi al presente, alla sua nuova vita a Roma dove ha conosciuto il simbolo giallorosso Francesco Totti. “Siamo persone diverse, e lui è una leggenda della Roma. Questa è l’unica cosa che si può dire su di lui. Come giocatore è una leggenda in tutto il mondo, come persona l’ho conosciuto ed è un ragazzo davvero gentile. È Francesco Totti, quello che gli succede in campo è sempre vissuto con grande emozione” spiega Dzeko, tessendo poi le lodi anche di Spalletti: “È stato molto importante, è stata una persona fondamentale per il mio successo“. E a proposito di allenatori, il centravanti conferma un desiderio espresso in passato: “Una volta ho detto che mi piacerebbe giocare per Mourinho. Lo chiamavano ‘Special Onè in Inghilterra. È speciale, ha vinto così tanti trofei con squadre diverse. Ho sentito molto di lui da altri giocatori che hanno giocato per lui e tutti ne dicono cose belle“. Le stesse che Dzeko utilizza per indicare chi a suo parare merita la palma di attaccante più forte in circolazione: “Secondo me il numero 9 più forte, tolti Messi e Ronaldo che sono speciali, è Ibrahimovic. Negli ultimi dieci anni è stato il numero 9 più forte”. Lo stesso non si può dire di Balotelli: “Mario è un bravo ragazzo. Ci sono state così tante cose negative riguardo a Mario sui giornali. Io lo conosco meglio dei giornali. Abbiamo giocato insieme tre anni. È un ragazzo gentile, una brava persona. Penso che avrebbe potuto ottenere di più dalla sua carriera. Non molti giocatori hanno il suo talento. Però, come ho detto, in alcune situazioni poteva essere più furbo e non lasciare che la gente attorno a lui gli rovinassero la vita e la carriera. Se fosse stato un pò più furbo in alcune situazioni avrebbe potuto fare molto meglio in carriera”.

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