Dzeko avvisa il Napoli: un suo gol stende il Sassuolo nell’ultima amichevole dell’anno

Il bosniaco sfrutta nel secondo tempo una bella giocata di Bastoni e regala il successo di Reggio Emilia a Inzaghi. Piccolo problema fisico per Mkhitaryan, sostituito per precauzione dopo 50 minuti di gioco

Dal nostro inviato Filippo Conticello

29 dicembre – Reggio Emilia

Non sarà il Napoli pigliatutto, ma il Sassuolo di Dionisi che, anche se assai rimaneggiato, è pur sempre una squadra scivolosa: anche per questo l’autorevolezza con cui i nerazzurri hanno messo sotto gli emiliani in questa ultima prova prima della ripresa sparge ottimismo dalle parti di Inzaghi. Col ritorno di Lautaro, appena atterrato a Milano, e con un Brozovic ormai vicino alla vecchia forma, le soluzioni aumenteranno ancora, ma anche così com’è l’Inter entra nel 2023 senza aver minimamente perso la strada verso la porta. E spera pure di confermare in futuro questa ritrovata solidità difensiva. Alla fine, entra solo un pallone firmato da Dzeko, il bomber di questa pausa Mundial, ma pure dal suo compagno per una sera arrivano segnali confortanti: Romelu Lukaku, rimasto all’asciutto, sta iniziando per davvero a mettere benzina nel motore ed è una grande notizia in vista della sfida a Spalletti.

PRIMO TEMPO

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Già dall’inizio la formazione di Inzaghi assume la forma di ciò che sarà il 4 gennaio con il trio di difensori titolari, Skriniar-Acerbi-Bastoni davanti a Onana, e in mezzo il trio di palleggiatori che ha permesso la risalita nerazzurra in campionato: Calha regista tra gli incursori Barella e Mkhitaryan. Bellanova parte dall’inizio, anche se ormai Dumfries scalpita alle spalle, mentre dall’altro lato Dimarco resta il leader della sinistra. Davanti tocca a Dzeko spingere la crescita ben evidente di Lukaku. Sull’altro fronte, in via precauzionale, Dionisi rinuncia a Berardi e Laurienté, e anche Consigli per un attacco influenzale, ma ritrova Ferrari titolare al centro della difesa e lucida un trio di centrocampo ad alta frequenza composto da Frattesi, Henrique e Traorè. In attacco c’è sempre l’ex Pinamonti a fare da boa per Defrel e Ceide. A imporre da subito il ritmo è, però, la squadra nerazzurra, che pare pronta, scattante, con idee chiare per la ripartenza. Lukaku, cresciuto di condizione, va vicino al gol dopo una grande azione: una serie di triangoli porta al cross Skriniar, ma la girata belga è fuori. Segnale, non l’unico, di una presenza fisica di Big Rom dentro al match, sia spalle alla porta sia nella ricerca della profondità. In più, prosegue l’onda lunga di Mkhitaryan, acceleratore del gioco di Simone: prima entra in area dalla sinistra e allunga troppo l’assist in mezzo per Lukaku, poi si mette in proprio ma il suo gol dell’1-0 viene annullato per un leggero fuorigioco

Secondo tempo

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Nella ripresa l’amichevole perde uno dei giocatori più in palla perché proprio Micki l’armeno è costretto a uscire per precauzione: colpa di una leggera lombalgia dopo 4′, meglio non rischiare visto che sta arrivando la supersfida scudetto. Ad accendere la gara resta Barella, in formissima, sia nei recuperi acrobatici dietro sia nella creazione offensiva, anche perché l’Inter continua a occupare lo spazio e a muovere il pallone con quasi tutti i giocatori in campo. Non è un caso che il gol dell’1-0 arrivi da una delle tante scorribande mancine di Bastoni, che dimostra grande abilità in dribbling, prima di servire Dzeko, freddo di mancino su Pegolo. Sia il Mapei che il Sassuolo devono piacere molto al bosniaco, che aveva già cambiato la gara di campionato giocata e ben più complessa per i nerazzurri. In generale, sin dall’inizio del ritiro, Edin ha mostrato la solita affidabilità e, anche per questo, al netto delle condizioni di Lautaro, la sua presenza anti-Napoli potrebbe essere una carta spiazzante. Anche perché l’intesa con Lukaku promette bene e se il belga non replica il gol di Reggio Calabria anche a Reggio Emilia è solo per un po’ di sfortuna: dopo un miracolo di Pegolo su Gagliardini, il suo tiro a botta sicura è salvato sulla linea da Tressoldi. Un’altra buona notizia per Inzaghi, poi, è il ritorno in campo di Dumfries, entrato nel turbinio di cambi a metà secondo tempo: l’olandese non ha perso lo smalto mondiale e anche questo è un buon segno. Il Tucu Correa, invece, entrato per Dzeko, finisce la gara sfruttando gli ampi spazi in campo aperto: non segna, ma anche lui servirà.

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