Dybala, risentimento alla coscia destra: ecco tutti gli infortuni della Joya

È una ricaduta del problema che ne aveva consigliato l’uscita anzitempo già in coppa col Malmoe: per l’argentino è già il quarto diverso infortunio muscolare in questi primi quattro mesi di stagione

Un risentimento muscolare alla coscia destra. L’infortunio che ha fermato Paulo Dybala dopo dodici minuti di Venezia-Juventus ha un nome, diverso da quello non meno temuto al momento in cui gli si è visto fasciare il ginocchio destro, ma non ancora un’entità: per quantificarla saranno necessari come da prassi al rientro a Torino gli esami strumentali.

Già con il Malmoe

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A paventare una ricaduta è stato per primo Massimiliano Allegri quando ha svelato al termine del pari della Juve al Penzo: “Purtroppo abbiamo rischiato… Mercoledì aveva avuto un affaticamento, sembrava che stesse bene e invece non era così”. Il mea culpa del tecnico arriva dopo che mercoledì, a margine della partita di Champions League con gli svedesi in cui l’argentino era uscito al riposo per non meglio precisati motivi fisici, aveva detto: “Ho tolto Dybala all’intervallo perché non si sentiva molto bene e così ho preferito sostituirlo. Problemi muscolari? Paulo non ha assolutamente niente”. E non più tardi di venerdì, alla vigilia della trasferta a Venezia, era tornato sul tema, evidentemente in base a riscontri dello stesso giocatore: “Dybala sta bene, ha lavorato con la squadra ed è pronto per giocare”.

Fuori un mese

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Paulo Dybala ha già saltato sei partite in stagione, più due in cui è uscito nei primi minuti di gara, di cui solo l’assenza col Napoli (rientro dalla nazionale nell’imminenza della partita) è spiegabile con ragioni non di natura fisica. Il 26 settembre con la Sampdoria uscì in lacrime dopo 20 minuti, comunque sufficienti a segnare un gol, per un infortunio muscolare alla regione posteriore della coscia sinistra (dunque non quella sofferente oggi) risultato poi essere una “elongazione del muscolo semitendinoso”, che gli ha fatto saltare l’andata di Champions col Chelsea, il derby col Torino, l’andata con lo Zenit e la partita con la Roma, partite tutte e quattro vinte dalla Juventus. Ma al rientro un mese dopo, gli ultimi 25 minuti il 24 ottobre con l’Inter, fu decisivo con il gol del pari all’89’.

Gli altri guai

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Neanche un mese e Dybala si è di nuovo fermato per un altro guaio muscolare, stavolta rimediato in nazionale in occasione della sosta di novembre con l’albiceleste, un affaticamento al polpaccio sinistro che gli ha fatto saltare la partita con la Lazio (vinta 2-0) e lo ha fatto partire dalla panchina col Chelsea (stavolta con meno fortuna rispetto all’Inter: k.o. 4-0). Già in precampionato Dybala si era fermato ancora dopo la prima settimana di lavoro per un affaticamento alla coscia sinistra il 21 luglio, per uno stop inizialmente previsto di una settimana, che lo ha visto poi effettivamente rientrare in gruppo il 10 agosto, facendogli saltare i primi tre test di precampionato, per rientrare solo nell’ultima prova generale con l’Atalanta a una settimana dal via del campionato. Il disgraziato anno scorso con sole 26 partite giocate complessivamente (e l’infortunio al collaterale mediale) è alle spalle, ma la fragilità resta, accentuata dal tipo diverso di infortuni muscolari che stanno fermando la Joya.

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