Dybala: “Non mi sono sentito tradito dall’Inter. Roma da scudetto? È presto…”

Prima conferenza ufficiale della Joya a Trigoria: “Qui grandi ambizioni, ma c’è chi è più avanti di noi”. Sui bianconeri: “A marzo hanno detto che non facevo parte del progetto. Non è stato un problema economico. Se segno contro di loro non esulto”

Paulo Dybala è alla Roma per vincere. In una conferenza in cui l’argentino si presenta a Trigoria con toni molto soft, una cosa è chiara. E la dice lui stesso: “Quando mi ha chiamato Mourinho ho chiesto cosa puntavamo a vincere”. Lo scudetto? Dybala ci va con i piedi di piombo: “So che c’è tanta voglia, ma è presto per parlarne. La Roma ha ambizione per il futuro, a tutti piace vincere ed è il nostro obiettivo. Ci sono squadre più avanti di noi, ma dobbiamo pensare a ogni partita e lavorare con serenità. Ma a me piace vincere. Sia Mou sia la società mi hanno mostrato serietà, entusiasmo, consapevolezza. Sapendo come si sta costruendo la Roma non ho avuto molti dubbi a scegliere”.

ESPERIENZA E VOGLIA

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Ecco perché, dice Dybala, lui nello spogliatoio giallorosso porterà “esperienza per continuare a vincere. Per me è la prima cosa. Lavoro per far sì che si veda un Dybala mai visto e lavoro per trovare la condizione migliore, cerco di curare tutti i dettagli possibili. La Juve trasmette voglia di vincere dal primo giorno, cercherò di trasmetterlo ai miei compagni qui per aiutare anche a superare i momenti difficili”. Momenti che inizieranno forse in futuro, perché adesso è solo il tempo dell’amore: “Sono curioso di vedere cosa succederà stasera, so che questa è una piazza calda, aspetto di abbracciare i tifosi”.

JUVE, INTER E…

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Entrando nel dettaglio della trattativa, Dybala dice: “La clausola? Io penso al campo, domanda per direttore e procuratori. Spero che il futuro sia felice per tutti. L’Inter? Non mi sono sentito tradito, da quando è finito il contratto con la Juve voi avete parlato di alcune squadre più di altre. Ho un bel rapporto con Marotta, ma quando è arrivato Pinto a Torino le cose sono cambiate”. E la fine del rapporto con la Juventus? Questa la versione di Dybala: “Nell’ultimo anno ho fatto bene come gol, assist e non solo, vedendo i numeri e considerato quanto sono stato infortunato. Arrivabene è stato molto chiaro: avevamo un accordo a ottobre, ci hanno chiesto di aspettare e a marzo hanno detto che non facevo parte del progetto. Non è stato un problema economico, hanno deciso società e allenatore e io ho detto: ‘Se questa è la vostra scelta per me va bene'”. In ogni caso, massimo rispetto per i colori bianconeri: “Se segnerò contro di loro ovviamente non esulterò”.

TOTTI E ZANIOLO

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Da Torino a Roma: “Ho parlato con Totti, ma non c’erano certezze quando lo abbiamo fatto alla partita di Eto’o. Mi ha parlato di Roma molto bene. La maglia numero 10? L’ultimo che l’ha usata sappiamo chi è, c’è moltissimo rispetto, ma per me il 21 è un numero importante per la nazionale. E perché ho iniziato a vincere con la Juve e ora spero di farlo con la Roma. Poi in futuro chissà”. Sul modulo Dybala non si sbilancia è neppure sulla possibilità di giocare con Zaniolo: “Deciderò dove vuole Mou, la sua chiamata è stata un piacere enorme, la prima volta è stata con il direttore, poi mi ha scritto all’improvviso e ci siamo sentiti. Ho sentito il presidente, suo figlio, conoscevo alcuni ragazzi e tutti hanno dimostrato che mi volevano. Questo è stato molto importante. Nicolò? Tutti conosciamo quello che può dare, abbiamo parlato, la scelta sta a lui. Tutti vogliamo avere i più forti in squadra, ma non posso intromettermi nel suo futuro”.

LAVORO DI SQUADRA

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A presentare Dybala il gm Tiago Pinto: “Consentitemi la battuta: è una gioia avere la Joya. Abbiamo fatto un lavoro di squadra, ringrazio la proprietà, il mister che è stato abbastanza importante e tutto l’entourage di Paulo. In questi giorni ho scoperto il suo coinvolgimento e la sua empatia con la squadra. Questo dimostra il livello del nostro progetto, la nostra credibilità”.

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