Dybala, Locatelli e magari Pjanic: così Allegri studia la nuova Juve

Tre attaccanti oppure tre trequartisti dietro l’unica punta, tre centrocampisti oppure due a reggere sulle spalle l’attacco: dove possono giocare l’argentino e i registi nella Signora che sta nascendo

Paulo Dybala al centro della Juve futura, Manuel Locatelli obiettivo di mercato praticamente unico di una campagna acquisti che in questo momento punta a cambiare solo in quella posizione la squadra arrivata quarta l’anno scorso. E Miralem Pjanic che sta provando in tutti i modi a costruire la strada di un ritorno in bianconero, possibile ciliegina solo a patto che si trovi il modo per renderla percorribile a livello economico. Tre idee forti attorno a cui nasce la nuova Juve.

I MODULI

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Tutto dipende dal modulo, e anche aspettarsi un sistema univoco potrebbe essere fuorviante, perché ad Allegri è sempre piaciuto cambiare pelle. Due le possibilità più quotate, il 4-3-3 più tipicamente allegriano o il 4-2-3-1 visto nell’ultimo viaggio in finale di Champions. Nella cassetta degli attrezzi c’è anche il 4-3-1-2 o comunque il rombo a centrocampo già usato da Max a più riprese ma lascerebbe senza collocazione uno dei giocatori più importanti, Federico Chiesa (che comunque evidentemente non le giocherà tutte). Più difficilmente un 3-4-1-2 o qualche sua variante anche sensata con l’organico a disposizione, perché in casi particolari si può variare ma la difesa a quattro è un caposaldo.

L’ATTACCO

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Con tre uomini davanti, due posti sono di Ronaldo e Dybala. Il portoghese sulla prediletta sinistra, l’argentino da “falso nueve” con Chiesa a destra. Oppure, in caso di tridente pesante, Joya a destra e Morata in mezzo. Il 4-2-3-1 solletica ancora di più l’appetito di vedere davanti tutti i nomi forti, potenzialmente con quattro maglie tra Ronaldo, Dybala, Chiesa, Morata e Kulusevski, con Dybala davanti o sulla trequarti e forse il sistema migliore per provare a far stare Chiesa e Kulusevski insieme al Dybaldo. Già, provare, perché al di là delle fantasie estive nel 4-2-3-1 che portò a Cardiff sulla destra della trequarti (e non da terzino) c’era Cuadrado, o Dani Alves, perché Allegri è allenatore che ama i giocatori di talento, ma l’equilibrio è un valore fondante.

CENTROCAMPO

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Le notti magiche azzurre con uno tra Verratti e Locatelli di fianco a Jorginho rilanciano la suggestione di due uomini di qualità in mezzo al campo anche per la Juve, Locatelli e Pjanic. Al momento nessuno dei due è bianconero e il 4-2-3-1 (oltre a ipotizzare l’utilizzo di McKennie e Ramsey sulla trequarti invece che in mezzo) richiede un mastino accanto al regista: in quella cavalcata 2017 c’era Khedira di fianco a Pjanic. Bentancur e Rabiot hanno già dimostrato di saper condividere il ruolo l’anno scorso con Pirlo, uno dei due accanto a Locatelli sarebbe la soluzione. Ma entrambi darebbero il meglio da mezzali nel 4-3-3 con in mezzo Locatelli, e Pjanic alternativa in regia: nella sua precedente vita juventina il bosniaco aveva come spalle nientemeno che Rodrigo (o Can o Khedira) e Matuidi pur di reggere il peso del tridente davanti. La qualità si trova sempre il modo per farla stare in campo.

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