Dybala, inizia il terzo round per il rinnovo: ecco la distanza da colmare

In giornata vertice con l’agente Antun: con la Juventus ballano un paio di milioni e un anno di contratto

Non si fa in tempo a chiudere un incontro che già uno nuovo, e non meno importante, si presenta alla porta. Sono giorni frenetici per la dirigenza bianconera: domani, prima di pranzo, al cospetto di Federico Cherubini, Pavel Nedved e forse Maurizio Arrivabene si presenteranno agente e collaboratore di Paulo Dybala. Le discussioni sul rinnovo della Joya sono partite da una settimana e hanno già fatto segnare due incontri: molto positivi per quel che riguarda la volontà di proseguire insieme, non risolutivi a livello di accordi formali, ingaggi e legami da mettere nero su bianco.

Domani Jorge Antun e Carlos Novel, l’uomo delle sponsorizzazioni di Paulo, inizieranno il terzo incontro presentando le richieste del giocatore, sottolineando le distanze dall’offerta bianconera. O almeno, con queste indicazioni e proponimenti le due parti avevano chiuso l’incontro di mercoledì.

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L’accordo

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Arrivabene e Cherubini avevano prospettato un legame fino al 2025, con uno stipendio da 8-8,5 milioni l’anno, più bonus che potrebbero portarlo a 10 in un’annata positiva. Il tutto condito dalla prospettiva di un futuro simbolo del club, dal ruolo di vicecapitano, da una fiducia ritrovata che già Allegri aveva esplicitato al giocatore in colloqui privati a inizio ritiro. La risposta dell’agente dovrebbe evidenziare la volontà di avere un anno in più (fino al 2026, per cinque stagioni complessive) e la distanza di un paio di milioni sul “salario”.

E magari indicare un possibile punto di incontro che potrebbe portare almeno a un accordo di massima. Non è affatto scontato, anzi è piuttosto improbabile, che si esca dal meeting pre-ferragostano con una firma e una foto: se anche le distanze dovessero essere colmate, poi ci sono molti dettagli da rifinire, senza contare che il club ha interesse ad avere un quadro completo del mercato prima di chiudere i rinnovi (è il motivo per cui non c’è ancora nemmeno quello di Cuadrado, su cui l’accordo invece pare raggiunto).

Nel mentre, in campo

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Se anche stavolta non dovesse arrivare la “fumata bianca”, resta il clima di armonia ritrovata fra Dybala e il club. Paulo ora vuole soprattutto rientrare a fare il suo “lavoro” sul campo: in estate aveva svolto una preparazione personale per arrivare già “carico” al ritiro e non dover più inseguire. Un problema muscolare a fine luglio ha un po’ complicato i piani, facendogli saltare tutte le precedenti amichevoli e impedendo ad Allegri di provare gli assetti dell’attacco con lui, che ha caratteristiche diverse dagli altri attaccanti.

Oggi però è il giorno: “Voglio vedere la condizione di alcuni, tra cui Dybala che rientrerà”, ha detto l’allenatore alla vigilia. Potrebbe voler vedere anche come se la caverà da “falso nueve” che dovrebbe essere il suo ruolo, almeno sulla carta, nel debutto della nuova gestione di Allegri. Giocherà con Ronaldo a sinistra e Chiesa a destra, in un attacco che sarà “fluido” nelle posizioni, con l’argentino e CR7 a scambiarsi spesso le posizioni e l’azzurro ad alternare momenti da esterno offensivo ad altri da punta aggiunta. Il lavoro sulla convivenza dei due non è un dettaglio, ma una possibile chiave di questa stagione. Una chiave delle prossime sta nel rinnovo: lo sa la Juve e lo sa anche Dybala.

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