Per far fare un gesto polemico a Paulo Dybala – uno che ha accettato il benservito della Juventus con un’eleganza rara – ci voleva il doppio mix di gossip argentini e critiche italiane. Da una parte le polemiche sulla festa che lo avrebbe visto tra gli organizzatori in patria dopo la sconfitta contro l’Uruguay (bufala), dall’altra i commenti non troppo lusinghieri non solo sul suo conto, ma sul conto della Roma tutta. Non ne poteva più il neo trentenne argentino e così, alla prima occasione utile, cioè un gol determinante sotto la Sud, arrivato tra l’altro al termine di una bella azione, ha zittito tutti. Fine, gol, arrivederci, saluti e grazie.
Dybala e Paredes, i segreti della palestra in garage
Oggi riposo anche se riposo, per lui, è fino ad un certo punto. Proprio perché è il primo ad essere consapevole della sua struttura fisica particolare e proprio perché, a 30 anni, non può e non vuole lasciare nulla al caso, Dybala ha preso il garage della sua bella villa di Casal Palocco e l’ha fatto diventare una palestra di primo livello. Quasi sempre la condivide con Paredes e non solo: i due argentini hanno messo su uno staff di altissimo profilo che, di concerto con il lavoro della Roma, cerca di metterli nelle migliori condizioni per rendere. Hanno preso lo stesso fisioterapista-osteopata di Lorenzo Pellegrini e con loro lavora anche un fisioterapista e preparatore di Barcellona che conosce Paredes da tempo perché collaborava anche con altri giocatori argentini. Nella palestra c’è una lavagna dove ci sono scritte tutte le partite dei due calciatori e i programmi di lavoro personalizzati: al caso non si lascia nulla, appunto. Dopo settimane complicate, la forma di Dybala cresce di giorno in giorno anche perché lui si è messo a disposizione della Roma in tutto e per tutto.
Roma, come cambia il gioco di Dybala
Nelle ultime tre di campionato ha giocato praticamente sempre (Mou gli ha risparmiato gli ultimi 10’ finali contro Lazio e Udinese) e il gioco della squadra ne ha beneficiato enormemente: a partire dalla stagione 2021/22, nessun attaccante ha fornito più passaggi vincenti di Paulo Dybala in gare casalinghe in Serie A, nove, come Leao. Ed era dal 31 marzo 2018 (giocava nella Juve contro il Milan) che Dybala non realizzava almeno una rete e serviva almeno un assist in una gara casalinga di Serie A. Contro l’Udinese è stato il giocatore che ha subito più falli (5) e anche quello che ha perso più palloni (16). Il motivo, visto che è strano per uno con la sua tecnica? Dybala ha corso in tutte le zone del campo: è stato attaccante, rifinitore, regista e, a tratti, quasi un libero avanzato quando la Roma doveva far ripartire l’azione. Una generosità che gli è costata un po’ di lucidità ma, in questo momento, i compagni hanno bisogno di lui a tuttocampo.
Dybala e Lukaku, feeling per la Roma
E lui c’è, come sa bene Romelu Lukaku: la coppia cresce, la bella rete innescata dal recupero di Azmoun e conclusa dal belga e da Paulo è stata il manifesto della qualità che la Roma può esprimere con tutti i suoi migliori calciatori. Lui e Big Rom si sono allenati poco insieme e, finora, non hanno giocato tantissime partite (10) ma il feeling cresce e l’assenza di impegni con le nazionali per i prossimi mesi può regalare alla Roma, davvero, la coppia dei sogni. Il tutto in attesa di capire cosa succederà in futuro: la società non è entrata nel vivo nel discorso rinnovo, anzi per adesso non ci sono proprio trattative. E il paradosso è che a gennaio Paulo potrebbe andar via per soli 12 milioni se gli arrivasse un’offerta da capogiro. Un’ipotesi a cui nessuno vuole pensare: né Mourinho né i tifosi né, tantomeno, Lukaku. La storia con Paulo, almeno la sua, è solo all’inizio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA