Dybala e le bugie bianche: come si può sbloccare il suo arrivo all’Inter

L’offerta di 6 milioni, il feeling con Lautaro, la corte di Marotta e Zanetti. Ecco che cosa deve succedere perché l’argentino diventi nerazzurro

Tre minuti, giusto il tempo di raccogliere gli applausi, accarezzare il pallone e scaraventarlo alle spalle di Donnarumma. E chissà quanti interisti seduti sul divano davanti alla televisione saranno sobbalzati, immaginando quello che potrebbe essere nella prossima stagione. Paulo Dybala ha scelto il momento migliore per riaccendere i riflettori anche sul suo talento, dopo una stagione alla Juventus troppo anonima per essere vera.

E mercoledì sera a Wembley ha ricordato a tutti che può essere ancora un giocatore top, uno di quelli che nel nostro campionato segnano la differenza. E lo ha fatto in coda a un match che aveva visto super protagonista l’argentino che all’Inter c’è già, con la 10 sulle spalle e la leadership riconosciuta da tutto il mondo nerazzurro: Lautaro aveva segnato e offerto l’assist a Di Maria, poi ha applaudito e abbracciato l’amico Paulo. Per la gioia degli argentini, certo, ma anche per alimentare sogni e speranze interiste, come il vice presidente Zanetti – altro argentino – ha detto a margine del match contro l’Italia: “Paulo e Lautaro insieme all’Inter? Magari…”. Ecco, gli occhi di Zanetti in quel momento dicevano molto più di quel “magari”, quasi a confessare qualcosa che ancora non è certa ma insomma, si lavora per renderla effettiva. Un’altra conferma, dopo quella della scorsa settimana di Marotta: “Spero che Dybala possa giocare con noi”.

L’offerta

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L’affare Dybala sta per entrare nel vivo, anche se ormai si gioca a carte scoperte. L’Inter ha presentato la sua offerta: quadriennale da 6 milioni netti a stagione, più uno di bonus. Oltre, l’Inter non può andare, ma la corte è serrata e l’ottimismo sempre crescente. Anche perché Paulo nelle ultime settimane ha già piazzato più di un no tra Siviglia, Dortmund e Newcastle. Dybala ama l’Italia e ha voluto ribadirlo ancora una volta, pur senza sbottonarsi troppo sul futuro. “Sono totalmente sereno, c’è chi lavora per me per trovarmi una nuova sistemazione. Continuo ad avere il desiderio di conoscere altri campionati, ma in Italia sto bene: sono lì da 10 anni, conosco il torneo e mi trattano come se fossi italiano…”. Serve altro? Accontentati: “Io e Lautaro? Il Toro è un fenomeno, ha fatto una partita incredibile, un bellissimo gol e un grande assist. Ma parliamo solo di nazionale”.

Strategia

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Ecco un’altra bugia bianca, come ama definire Marotta le frasi pubbliche nei periodi di mercato. Dybala non può sbilanciarsi, ma in fondo ha già scelto. Solo che i tempi non sono ancora maturi per il club: Marotta e Ausilio devono prima cercare di “piazzare” Sanchez, su cui c’è stato più di un sondaggio dall’estero, ultimo del Siviglia. Ma l’ingaggio – all’Inter è sotto contratto ancora per una stagione a 7,5 milioni netti – spaventa le pretendenti e blocca ogni trattativa, tanto che l’Inter sta valutando l’ipotesi di garantire una forte buonuscita al cileno, per arrivare magari anche alla risoluzione del contratto. Perché serve il suo addio per accelerare la firma di Dybala. “Paulo ha bisogno della continuità che non ha avuto in questi anni a causa di infortuni e altri problemi — ha detto sempre Zanetti a Espn —. È un giocatore che può dare molto, che può essere decisivo in qualsiasi momento. Andare in un club importante lo aiuterebbe molto: può giocare in tutti i ruoli dell’attacco, non ha problemi per la qualità che ha”. Nessuno si nasconde più, la voglia di abbracciarsi si percepisce da entrambe le parti. E Lautaro aspetta: che Joya sarebbe giocare insieme a Dybala nell’Inter.

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