Dortmund-Legia da pazzi! Dodici gol: 8-4 da record

22 novembre 2016 – Milano

Il tabellone con lo storico risultato. Getty

Il tabellone con lo storico risultato. Getty

Una gara folle, un festival del gol, una squadra nettamente superiore che cerca il gol in ogni momento, con qualche distrazione dietro, una inferiore che però ha già dimostrato di poter segnare con discreta facilità anhe alle grandi (3 reti al Real). Borussia Dortmund e Legia Varsavia riscrivono i record della moderna Champions, con un 8-4 che supera l’8-3 del Monaco sul Deportivo La Coruna del 2003. Cinque gol nei primi 32′, dodici complessivi, una tripletta del rientrante Reus (fuori da maggio), gol continui e in contropiede fino ai minuti di recupero
7 gol in 32′ — Dopo il 3-3 con il Real quella polacca conferma di essere squadra con cui non ci si annoia, ma che ha preso complessivamente 24 reti nel girone. Passano persino in vantaggio, al 10’, con Odjidja che trova in area Prijovic, attaccante 26enne che esordì in Serie A a 18 con la maglia del Parma (2008). Il vantaggio dura 7’, nel giro di 60 secondi Kagawa realizza una doppietta, prima con un colpo di testa da distanza ravvicinata su assist di Dembelé, poi con dribbling secco e tiro in area. Poi, ed è solo il 20’, il portiere esordiente Cierzniak “festeggia” il debutto in Champions con una uscita di pugno piuttosto goffa: centra il vicino Nuri Sahin che quasi senza volerlo realizza il 3-1. Il match è, per così dire, atipico, fra i limiti del Legia e la scarsa concentrazione del Borussia, che concede il 3-2 ancora a Prijovic, rischia il 3-3 sempre lasciando solo lo svizzero (di origine serba), che centra la traversa, e poi dilaga con Dembelé e Marco Reus. Tutto in 32 (trentadue!) minuti: un record per la Champions.

e tutti gli altri — Il settimo gol del match, quello di Reus è il più atteso, con l’attaccante che tornava per la prima volta in campo dopo l’infortunio di maggio: non si accontenterà, segnando anche il 6-2. C’è spazio (gli spazi non mancano) anche per il 6-3 di Kucharczyk, poi per il settimo gol tedesco di Passlack e il 7-4 di Nikolic , che pareggia il record assoluto. Record che verrà battuto, nel recupero, da Marco Reus, tripletta al rientro. C’è anche un palo di Aubameyang: potevano fare 13.

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