Dormiva in macchina, ora è l’arma del Villarreal: Atalanta, occhio Danjuma

L’infanzia difficile in Olanda, la svolta con il Bournemouth e il trasferimento record in Spagna. L’esterno di Emery è una delle rivelazioni della stagione. E Klopp lo guarda da vicino…

L’Atalanta cerca una vittoria questa sera con il Villarreal per qualificarsi agli ottavi di Champions. E uno dei pericoli principali che si ritroverà di fronte è Arnaut Danjuma, ormai già soprannominato “Danjumagic” per quello che combina in campo. Un ragazzo di 24 anni semisconosciuto fino alla scorsa estate, quando il Submarino Amarillo ha deciso di pagare circa 24 milioni di euro per prelevarlo dal Bournemouth, seconda serie inglese. Acquisto record per il club valenciano, che però aveva fatto storcere il naso a molti tifosi. Ma Danjuma ci ha messo davvero poco a conquistare tutti: alla seconda presenza in Liga ha subito segnato la sua prima rete, nel 2-2 con l’Atletico Madrid. E poi non si è più fermato, prendendosi la titolarità come ala sinistra nel 4-3-3 di Emery e caricandosi l’attacco sulle spalle in più occasioni, anche quando è mancato il leader Gerard Moreno. E fin qui il suo fatturato totale registra già 7 gol e 4 assist.

L’infanzia difficile

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“Alcuni giorni finivamo a dormire in macchina perché non avevamo altri posti dove andare”, Danjuma racconta così le condizioni difficili vissute in Olanda durante la sua infanzia. Il suo nome significa “nato di venerdì” nella lingua della madre, nigeriana che ha sposato un olandese mentre lavorava a Lagos, in Nigeria. Lì è nato Arnaut, nel 1997, con la famiglia che dopo 4 anni ha deciso di trasferirsi in Olanda. Poco dopo, però, i suoi si sono separati e lui è rimasto con la madre, che ha fatto molta fatica a mantenerlo insieme ai due fratelli. A 11 anni riesce a entrare nel settore giovanile del PSV e sembra decollare. Il suo percorso, però, si blocca: a 19 rimane svincolato e finisce al Nec Nijmegen, dove si mette in mostra in due stagioni tra Eredivisie e squadra B. Il Club Brugge lo nota e ci punta, portandolo in Belgio. Qualche squillo arriva, soprattutto il primo gol in Champions, nel 2018 contro l’Atletico Madrid: un missile terra-aria dalla distanza che fulmina Oblak. E poi la chiamata del Bournemouth, con cui non trova spazio in Premier, ma le Cherries retrocedono e lui sfrutta la scorsa stagione in Championship per fare il definitivo salto: segna 15 gol e viene votato Mvp dell’anno dai suoi tifosi. Da lì è arrivata anche la nazionale olandese, convocato quando c’era ancora Koeman, e il trasferimento al Villarreal.

Le caratteristiche

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Di Danjuma sorprende lo stile di gioco elettrico. È un esterno d’attacco agile e rapido, a cui piace continuamente sfidare il diretto avversario nell’uno contro uno. Sembra uno di quei giocatori che vivono solo per il gusto nella riuscita del dribbling, dell’inganno, ma quando arriva il momento di essere concreto non si tira indietro (le cifre raccolte lo dimostrano). E quando segna festeggia in modo curioso, mimando un serpente, il cobra per precisione: un omaggio ad un suo amico che lo faceva sempre quando giocavano insieme.

Le sue caratteristiche sono quelle che possono mettere in crisi l’Atalanta: un giocatore capace in ogni punto del campo di creare superiorità numerica e disordinare il sistema di marcature a uomo di Gasperini. Alto poco meno di 180 cm, ha un baricentro basso che gli consente sterzate letali. Emery lo ha voluto fortemente e forse esagera un po’ nel descriverlo: “È un attaccante che gioca in fascia, tipo Mbappé o Cristiano Ronaldo”. Nessun paragone, certo, ma l’incisività nell’ultimo terzo di campo e soprattutto il ritmo che riesce a imporre alla partita fa spesso la differenza. Danjuma va veloce, ha questa capacità di accendersi e passare da 0 a 100 in pochi secondi che costringe gli avversari a stare sempre in allerta.

Lo show a Old Trafford

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All’Atalanta Danjuma ha già segnato all’andata, il gol del 2-1 prima del pareggio finale di Gosens. Gerard Moreno lo serve dal limite dell’area, lui taglia alle spalle della difesa e fredda con un destro al volo Musso. A Old Trafford ha fatto impazzire tutto il Manchester United, in particolare il povero Diogo Dalot che se lo è ritrovato davanti. Puntato e saltato in continuazione, quasi sbeffeggiato, sia convergendo verso il centro che andando verso il fondo. Prestazione che gli è valsa il premio di Mvp, nonostante la vittoria dei Red Devils 2-1.

Il Liverpool sembra averlo già messo nel mirino per dare man forte a Salah e Mané sulle fasce di Klopp. In passato era pure finito sul taccuino della Roma, quando giocava al Brugge. Adesso, però, se lo gode il Villarreal e toccherà all’Atalanta provare a fermarlo. Tra la Dea e gli ottavi di Champions è Danjuma uno degli ostacoli principali.

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