Dopo il 2-2 di San Siro il Parma ci riprova. Ma l’Inter ha numeri da scudetto

I nerazzurri all’andata riuscirono a pareggiare soltanto nel recupero con Perisic. Ma gli emiliani non vincono dal 30 novembre, mentre la capolista ha perso l’ultima volta a inizio gennaio

Tra l’Inter che guida la Serie A e il Parma penultimo in classifica ci sono 51 punti, 15 vittorie, 11 sconfitte, 41 gol fatti e 23 gol subiti di differenza. Un abisso. Eppure, dei non molti punti che i nerazzurri hanno lasciato per strada, due sono stati persi proprio per colpa degli emiliani, che nel match di andata hanno pareggiato per 2-2. E che, tra l’altro, fino al 92′ vincevano 2-1 grazie alla doppietta di Gervinho (per l’Inter gol di Brozovic e, nel recupero, Perisic). Il Parma, passato dalla guida tecnica di Liverani a quella di D’Aversa, non vince da 15 partite di campionato, dal 30 novembre (2-1 sul Genoa a Marassi). Non è riuscito neppure a battere lo Spezia, nell’ultima partita, nonostante due gol di vantaggio. L’Inter, invece, ha perso l’ultima volta il 6 gennaio, per 2-1, guarda caso al Ferraris, ma contro la Sampdoria, e domenica ha battuto nettamente il Genoa che con Ballardini aveva ottenuto numeri da zone alte della classifica.

i numeri

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Il Parma ha perso tre delle ultime quattro sfide interne di Serie A contro l’Inter, tante sconfitte quante in tutte le precedenti 22 gare giocate in casa contro i nerazzurri nel massimo campionato. Inoltre, ha raccolto soltanto otto punti nelle prime 12 partite interne di questa Serie A: solo nel 2014/15, anno della retrocessione in B, ha fatto peggio in casa a questo punto della stagione (7 punti). Al contrario, per i nerazzurri questa è una stagione quasi da record: nell’era dei tre punti a vittoria soltanto tre volte aveva conquistato almeno 56 punti nelle prime 24 gare e in tutte e tre le occasioni ha poi vinto lo scudetto (2006/07, 2007/08, 2008/09). La squadra di Conte non subisce gol in trasferta da tre partite; per arrivare a quattro bisogna tornare al 2012.

al top

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Romelu Lukaku, che nell’ultima sfida contro il Genoa è andato in gol dopo appena 32 secondi di gioco, è sempre più l’uomo-simbolo dell’Inter. Con la maglia nerazzurra ha segnato 58 gol, in tutte le competizioni, e nei cinque top campionati europei hanno fatto meglio solo Lewandowski (89) e Ronaldo (63). Impietoso il confronto tra allenatori: Antonio Conte ha una media punti doppia rispetto a Roberto D’Aversa (2,24 contro 1,11), 127 le vittorie del primo, 24 quelle del secondo.

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