Dopo 5 mesi riecco il Dybaldo: la Juve vince 3-1 in casa del Genoa

Nella ripresa si sblocca l’argentino, poi pareggia l’ex Sturaro. Decisivo CR7 con due rigori guadagnati da Cuadrado e Morata. Il portoghese e la Joya non segnavano insieme nella stessa partita dal 4 luglio

dal nostro inviato Fabiana Della Valle

13 dicembre – GENOVA

Dybala apre, Ronaldo raddoppia e la Juventus batte il Genoa 3-1. Cinque mesi dopo la storia si ripete: il dieci ritrova il gol in campionato dopo sette mesi, Cristiano festeggia con una doppietta dal dischetto la sua centesima gara in bianconero. E’ tornato il Dybaldo e Andrea Pirlo sorride, perché la sua Juventus trova la seconda vittoria di fila in campionato e anche quella continuità invocata dall’allenatore.

MURO ROSSOBLÙ

—  

La Juventus fa cinque cambi rispetto a Barcellona (Szczesny, Dybala, Bentancur, Rabiot e Chiesa) mentre il Genoa si presenta con quattro ex (Pjaca, Perin, Sturaro e Luca Pellegrini). Pirlo rinuncia a Kulusevski per inserire Bentancur accanto a Rabiot e piazza McKennie sulla destra con il compito di giocare tra le linee. Il primo tempo è un monologo bianconero, con la squadra di Pirlo costantemente nella metà campo dei rossoblù. Rabiot segna subito ma il gol viene annullato per evidente tocco di mano, poi ci provano due volte Ronaldo, McKennie (di testa) e Dybala. I bianconeri cercano di ripetere il canovaccio di Barcellona, reparti stretti e pallone che si muove velocemente. Il Genoa si limita a contenere (e ci riesce) nella speranza di poter ripartire con Scamacca e Pjaca, ma in realtà nel primo tempo succede una sola volta (su palla persa da Chiesa, che poi però si fa perdonare con un gran recupero). Il divario tra le due squadre è netto ed è già sorprendente che si arrivi all’intervallo sullo 0-0, ma la Juve in modalità campionato, senza la ferocia del Camp Nou, non riesce a scavalcare la muraglia eretta da Maran.

E’ TORNATO IL DYBALDO

—  

Il fortino rossoblù resiste un’altra decina di minuti nel secondo tempo, poi crolla quando Dybala trova il suo primo gol in campionato: lancio di De Ligt, spizzata di McKennie e sinistro del dieci sul primo palo. La festa dura poco perché la legge dell’ex non perdona: cross di Luca Pellegrini e imbucata vincente di Sturaro, che già l’anno scorso fece male alla Signora. Il Genoa dopo il gol prende coraggio e ci riprova subito con Rovella, Pirlo risponde inserendo Morata al posto di Rabiot: ecco il tridente tanto invocato. Ma c’è sempre un ex sul cammino della Juve verso la vittoria: stavolta tocca a Perin, che s’oppone stoicamente alla zuccata di Ronaldo. Il 4-4-2 iniziale di Pirlo diventa un 4-2-4, con Chiesa sulla linea dei tre attaccanti. L’assalto bianconero produce i suoi effetti: calcio di rigore per fallo di Rovella su Cuadrado, che si vendica del portiere spiazzandolo dal dischetto. Finisce allo stesso modo anche sul secondo penalty (stavolta uscita di Perin su Morata): 3-1 e nessun patimento finale: l’effetto Camp Nou continua pure in Serie A.

Precedente Roma, Nuno Campos: "Venivamo da due partite difficili. Che risposta brillante" Successivo DIRETTA/ Genoa Juventus (risultato finale 1-3) streaming: doppio Ronaldo su rigore!