Donnarumma-Raiola: chi sono gli "haters"?

Donnarumma-Raiola: chi sono gli "haters"?
© LaPresse/Spada

Il caso finora più polemico di questo calciomercato, l’intrigo tra il portiere e il suo agente “contro” il Milan, spiegato attraverso il fenomeno dell’odio social

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TORINO – Gli hater sono arrivati anche nel calcio. In realtà, attorno e dentro al mondo del pallone, c’è sempre stato spazio per antipatie e tiri al bersaglio sfociati nell’odio vero e proprio (che in inglese si dice hate, da cui appunto la parola hater: “colui che odia”). Il termine però, nell’interpretazione comune odierna, si lega essenzialmente ad un certo utilizzo dei social network mirato a screditare e attaccare in massa chi è accusato di qualcosa di più o meno grave, o ha commesso un errore oppure semplicemente è dalla parte opposta alla “nostra”.

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DONNARAIOLA – Negli ultimi tempi, le storie del calcio sono passate molto attraverso questa dinamica del protagonista famoso divenuto oggetto di commenti, attacchi e prese in giro 2.0 per una frase, per un gesto commesso dentro o fuori dal campo. A farla da padrona, in questi casi, è naturalmente il tifo. È quello che governa tutto. Se ne stanno accorgendo benissimo Gigio Donnarumma e Mino Raiola, giocatore e agente protagonisti del caso finora più polemico del calciomercato, tra lanci di banconote false e presunti hackeraggi. Sotto ogni post che li riguardi, o in cui i due vengano anche soltanto citati, centinaia sono i commenti negativi, spesso offensivi, molte volte ispirati da un certo oltranzismo. Come ha scritto lo stesso Raiola nel tweet di domenica, la sfida ormai è tra lui e Donnarumma contro gli haters

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