Divorzio in casa Inter, a giugno lascia Samaden, responsabile del settore giovanile dal 2010

Il dirigente ha deciso di non rinnovare il contratto in scadenza dopo 33 anni nel club nerazzurro. Ha vinto 16 scudetti e nella cantera gestita da lui sono cresciuti tra gli altri Bonazzoli, Dimarco, Biraghi, Duncan, Bessa, Benassi, Fabbian, Di Gregorio, Gnonto, Casadei e Pinamonti

Roberto Samaden il 30 giugno lascerà l’Inter. Il responsabile del vivaio nerazzurro non rinnoverà il contratto e, dopo 33 anni con il club di viale della Liberazione, andrà alla ricerca di una nuova avventura professionale. Negli scorsi giorni ha comunicato la sua decisione al presidente Zhang, all’ad Marotta e al ds Ausilio, al quale lo lega da anni una profonda amicizia. Era stato proprio Ausilio a spingere perché fosse nominato, nel 2010, a capo della cantera nerazzurra, una scelta rivelatasi azzeccatissima visti i risultati ottenuti nel corso degli anni. A 56 anni Samaden andrà alla ricerca di una nuova esperienza senza però dimenticare questi tre decenni abbondanti con l’Inter.

QUANTI SCUDETTI

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Durante il suo “regno” Samaden ha conquistato 16 scudetti e giocato in tutto 22 finali per il tricolore. E’ così diventato il dirigente più vincente della storia del calcio italiano a livello di settore giovanile. Il primo campionato vinto è datato 28 giugno 2012, con l’Under 15 allenata da Cerrone; l’ultimo (per ora…) 31 maggio 2022, con la Primavera guidata da Chivu. La galleria dei trionfi di Samaden comprende 4 scudetti con la Primavera, altrettanti con l’Under 15, 3 con la Berretti, 3 con l’Under 17, 1 con l’Under 16 e 1 con l’Under 14. Alla lista però vanno aggiunte anche la NextGen 2011-12 con Stramaccioni in panchina, le 3 edizioni del Torneo di Viareggio, 5 Supercoppe e una Coppa Italia Primavera. Tra i successi, non sul campo, però va sottolineato lo sviluppo di numerosi progetti tra i quali quello dei Centri di Formazione e quello “Educational” recentemente premiato dall’Eca.

QUANTI TALENTI

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Dal 2010 a oggi nel settore giovanile nerazzurro sono cresciuti giocatori poi arrivati in A, B o addirittura in Nazionale come Federico Dimarco, Federico Bonazzoli, Cristiano Biraghi, Andrea Pinamonti, Davide Faraoni, Cesare Casadei, Alfred Duncan, Daniel Bessa, Marco Benassi, Wilfried Gnonto, Giovanni Fabbian e Michele Di Gregorio oltre ai fratelli Esposito e ai fratelli Carboni. La lista però potrebbe andare avanti ancora, a testimonianza di una struttura rodata nel corso degli anni e destinata a produrre ulteriori talenti.

FUTURO

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L’Inter adesso andrà alla ricerca di un nuovo responsabile del vivaio, supervisionato dal vice ds Dario Baccin. Samaden invece dovrà scegliere tra le varie offerte che inevitabilmente gli arriveranno: dal 2010 collabora con la Figc e dal 2019 è coordinatore della sezione di sviluppo del calcio giovanile. Gravina lo stima molto. Non è però complicato immaginare che diversi club nei prossimi giorni busseranno alla sua porta.

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