Disastro Inter, ora è crisi Il Cagliari inguaia De Boer

I nerazzurri escono fra i fischi di San Siro. Ansa

I nerazzurri escono fra i fischi di San Siro. Ansa

Alla fine lo sport è democratico e i fischi del Meazza travolgono tutta l’Inter mentre la Nord continua a cantare “Icardi uomo di m…”. Sono però tutti i nerazzurri a uscire perdenti 2-1 contro un Cagliari ordinato e paziente. Il gol e “mezzo” di Melchiorri (il secondo è un autogol di Handanovic) ribaltano l’illusorio centro di Joao Mario. L’Inter si ritrova così a metà ottobre a 10 punti dalla Juve. La zona Champions, però, è a 3 lunghezze grazie a una classifica condensata.
il rigore fuori — Frank de Boer non può attendere e così attacca il periodo denso di gare con gli uomini migliori. Dietro a Icardi – contestato dalla Nord e supportato dal resto del Meazza – ci sono Candreva, Banega e Perisic. Joao Mario e Medel offrono qualità e quantità al centrocampo interista proprio laddove il Cagliari mette la regia di Di Gennaio. Rastelli si presenta con un 4-3-1-2 per nulla rinunciatario visto che Melchiorri e Sau sono punte “vere”. La partita si accende al 25’ quando Bruno Alves mette una mano sul collo di Icardi: non sarebbe rigore per Valeri il quale però viene avvertito dall’addizionale Rizzoli che gli fa cambiare idea. Sul dischetto si presenta lo stesso numero 9 applaudito da tutto il Meazza – Nord esclusa – che vorrebbe sostenerlo. Ma la conclusione di Icardi è larga, alla sinistra di Storari che aveva anche intuito. Il pomeriggio di Mauro si complica, nonostante il lungo applauso di incoraggiamento che gran parte dello stadio gli riserva dopo l’errore.

gol joao — Si resta sullo 0-0, con l’Inter che disegna la partita, nel bene e nel male. Il Cagliari è troppo leggero quando prova a spingere e troppo leggero nelle coperture rapide. I nerazzurri vanno vicini al gol in una ripartenza chiusa da un destro al volo di Joao Mario che finisce larga. Il primo tempo chiude i battenti senza gol. Il Meazza riapre lo spettacolo con gli stessi protagonisti visto che né De Boer né Rastelli mettono mano alle idee iniziali. I nerazzurri si fanno sorprendere dopo 3’ da una ripartenza del Cagliari chiusa da un sinistro a giro di Di Gennaro che finisce fuori. I sardi sono rientrati in campo con più convinzione, i nerazzurri sembrano essersi scaricati invece. L’azione del 9’ lo certifica: Pisacane e Di Gennaro sulla destra deliziano il pubblico con il tacco, la palla arriva a Melchiorri che trova Handanovic, poi sulla ribattuta è il turno di Sau che chiama il portiere sloveno al bis. Non c’è tempo per preoccuparsi, sul capovolgimento l’Inter passa. Joao Mario porta palla, scarica a sinistra per Perisic e si butta in area. Il croato percepisce e pesca il compagno che prima calcia centrale, poi sulla ribattuta di Storari è il più rapido di tutti e in scivolata insacca. Primo gol italiano per il portoghese.
pareggio — L’Inter però non è salda al terreno. Sul primo tentativo di reazione, Di Gennaro calcia violentemente al volo un passo dentro l’area centrando in pieno Handanovic. De Boer capisce che è il caso di dare sostanza al cuore del centrocampo e così inserisce Gnoukouri per Banega. Il collega Rastelli invece butta dentro Borriello per Sau. L’Inter ritrova equilibrio e cerca la strada del raddoppio. Ansaldi scende sulla destra, cross per Icardi che con la testa colpisce male. Palla fuori. L’equilibrio interista è instabile. Al 26’ Di Gennaro mette dentro un pallone sporcato da Murillo (pressato da Borriello) sul quale Melchiorri è più svelto di Miranda. Controllo e conclusione a rete. Succede tutto velocemente, troppo forse per il sistema difensivo interista. De Boer ricarica le pile esterne inserendo Eder per Candreva. Il quarto d’ora finale – più recupero – deve essere giocato con il piede sull’acceleratore. Il nazionale si mette a sinistra facendo scivolare Perisic sul versante opposto. L’ultima mossa di De Boer si chiama Jovetic. Il montenegrino, che prende il posto di Ansaldi, si posiziona alle spalle di Icardi.
il pasticcio — L’Inter passa a una difesa a 3 e il resto è tutta una scoperta: tre centrocampisti (Gnoukouri, Medel, Joao Mario) e tre punte (Perisic, Icardi, Eder). Ma il Cagliari, che mantiene il suo assetto originario, è più equilibrato. Al 36’ il cross di Isla pesca la testa di Melchiorri che gira di testa di poco fuori. Il numero 9 dei sardi è il vero problema dell’Inter. Da un corner battuto da sinistra Handanovic esce malissimo mancando il pallone, Melchiorri controlla e rimette in mezzo. Il portiere rientra in porta, con la mano spinge fuori il pallone, con le ginocchia lo butta dentro. Pasticcio completo, il Cagliari è in vantaggio 2-1. A 2’ dalla fine i nerazzurri vorrebbero un rigore per un fallo di mano di Bruno Alves che in scivolata va a chiudere su Perisic. Per Valeri è corner. Inter sbilanciatissima, Cagliari in estasi. Non cambia più nulla: il Cagliari vince 2-1 e la festa è tutta al terzo anello, quello dedicato ai tifosi sardi.

 Matteo Brega 

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