Diritti tv serie A, aperte le buste: Sky contro Dazn

Una lunga giornata di incontri, trattative, discussioni e poi, all’ora di cena, le nuove offerte dei broadcaster. Che, in verità, sono rimasti soltanto due, ovvero Sky e Dazn. Sia Discovery (non si è presentata) sia Mediapro (inammissibile) sono out. Le buste sono state aperte già ieri sera: per la valutazione delle cifre, però, occorrerà attendere l’Assemblea di lunedì, che dovrà stabilire se i diritti tv della serie A per il triennio 2021/24 possano essere venduti in maniera canonica, o se occorrerà passare al bando riservato agli intermediari e poi, in caso di nuova fumata nera, a quello dedicato alla realizzazione del cosiddetto “Lega Channel”.

Insomma, una partita molto delicata appare finalmente avviata ad una conclusione. Tanto più che avrà un diretto riflesso su un altro fronte, quello per la creazione della media-company, in partnership con i fondi. In caso di assegnazione, infatti, la fumata bianca per l’accordo con la cordata Cvc-Adventi-Fsi, che già è diventata complicata, potrebbe risultare ulteriormente compromessa.

Testa a testa 

Già, ma è davvero possibile che i broadcaster soddisfino le richieste della serie A? Assodato che gli 1,15 miliardi posti come obiettivo del bando sono in realtà una cifra puramente indicativa e, oggettivamente, irraggiungibile, il vero parametro sarebbero i 973 milioni a stagione del triennio in corso. E, infatti, stando ai primi rumors, Sky si sarebbe spinta fin proprio a quei numeri, ovvero ai 780 milioni con cui aveva acquistato 7 gare a giornata per il 2018-21. Ma pare però che anche Dazn non voglia lasciare nulla di intentato, tanto che gli exit poll della serata la davano ancora in vantaggio. Comunque non è da escludere che si ricrei lo scenario attuale. Anche se in via Rosellini sono stati già avviati i lavori per la creazione di una startup, attraverso cui realizzare il “Lega Channel”. Si tratterebbe del pacchetto 1bis, che diventerebbe necessario qualora Sky, che non può avere l’esclusiva sul web, si aggiudicasse i diritti per piattaforma.

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