Diritti tv, nel bando c’è il canale della Lega. Offerte flessibili per ricavi in aumento

L’obiettivo è incassare 1,15 miliardi di euro, 177 milioni in più rispetto al precedente triennio. Con Sky e Dazn, pronti altri soggetti: da Amazon a Tim. Vendita in 3 fasi e l’idea della rete tematica

Le novità principali sono due. La prima: il bando per i diritti tv nazionali del prossimo triennio (‘21-24), appena pubblicato, prevede diverse combinazioni d’acquisto. È ispirato alla massima flessibilità, modalità che la Lega di A ha scelto per stimolare l’interesse del mercato, alimentando la competizione tra i differenti operatori e per permettere agli operatori stessi di diversificare la loro proposta. L’obiettivo è incassare almeno 1,15 miliardi di euro a stagione, anche attraverso la raccolta pubblicitaria. Rispetto al triennio precedente verrebbe realizzato un ricavo di 177 milioni superiore: i diritti del 2018-’21 erano costati 973 milioni, 780 spesi da Sky (procede di fronte al Tribunale Civile di Milano la causa per il mancato pagamento dell’ultima rata), 193 da Dazn. La seconda novità riguarda la possibilità di creare un canale tematico gestito in proprio: il canale Lega potrà produrre e distribuire i contenuti, aprendo a un partner che collabori all’affare. Nulla cambia, invece, per gli orari delle partite: tre finestre per le gare al sabato (alle 15, 18 e 20.45), sei la domenica (una alle 12.30, tre alle 15, una alle 18 e una alle 20.45) oltre al posticipo del lunedì (alle 20.45).

Tutte le opzioni

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La vendita avverrà attraverso tre fasi. Uno: l’apertura delle buste con le offerte degli operatori della comunicazione; se le cifre fossero inferiori al minimo stabilito si passerà a una trattativa privata. I broadcaster che potrebbero essere interessati sono molteplici: da quelli tradizionali, Sky e Dazn, a soggetti “inediti”, da Amazon a Netflix, da Tim a Eurosport o Disney Channel. Soprattutto Amazon, concorrente dalla forza economica sconfinata, è destinato a entrare nella partita dei diritti televisivi italiani, dopo aver ufficializzato la trasmissione in Italia di 16 delle 137 partite della Champions 2021-2024. Se anche la trattativa privata non portasse all’assegnazione dei diritti la Lega, seconda fase, tiene aperte le opzioni dedicate all’invito ad offrire per gli intermediari indipendenti (come successo nella trattativa poi fallita con Mediapro nel 2018): acquisterebbero e gestirebbero i pacchetti in autonomia. Se anche questa opzione non andasse a buon fine, ecco la terza fase: verrebbero valutate le manifestazioni di interesse per creare il canale della Lega, da poter distribuire su tutte le piattaforme. La Serie A ha previsto due diverse modalità di vendita, per piattaforma (verrebbe assegnato tutto a un licenziatario) e mista (si assegnano le partite e la trasmissione avviene su piattaforme che potrebbero essere differenti, dal satellite al digitale). Nel primo caso, sono previsti tre pacchetti con tutte e 380 le partite per satellite (prezzo minimo 500 milioni l’anno), digitale terrestre (400 milioni) e internet (250 milioni) ma quest’ultima in co-esclusiva con il canale, oltre ad un pacchetto opzionale con diritti accessori (20 milioni). Per la vendita mista altri tre pacchetti: uno con 266 partite in esclusiva per satellite, digitale e internet (750 milioni), uno da 114 partite sempre per satellite, digitale e internet (250 milioni) e uno da 114 partite solo per internet (150 milioni). Potrebbe in questo caso pesare la sentenza del Consiglio di Stato che per la vicenda R2 vieta le esclusive su internet a Sky, che dovrebbe rinunciare ai diritti per il web nel caso si aggiudicasse il primo pacchetto. Eventualità che potrebbe portare la Lega a scegliere di commercializzare direttamente le gare rimaste in ballo, mentre il canale diventerebbe di fatto obbligatorio se alla fine i club scegliessero di procedere con la vendita per piattaforma. Le offerte dovranno essere presentate dalle 10 del 22 gennaio ed entro le 10 del 26 del gennaio.

Risparmio

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È la prima volta che la Lega crea il bando in autonomia, rinunciando cioè all’advisor (Infront) con un risparmio di 55 milioni all’anno. Lunedì 11 gennaio si apriranno le buste dei diritti tv internazionali, momento che molto probabilmente verrà seguito da un’assemblea di Lega. Nella stessa occasione potrebbe essere definitivamente chiuso il contratto con i fondi.

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