Dipende da te: la Lega Pro scende in campo per la prevenzione

ROMA – Si chiama “Dipende da te” ed è l’ultima in ordine di tempo delle iniziative della Lega Pro. E’ una campagna di prevenzione oncologica presentata nei giorni scorsi: ideata e promossa da Mete Onlus, una associazione nata nel 2015 e presieduta da Giorgia Butera, per la sensibilizzazione in tema di prevenzione oncologica. Se n’è parlato nei Giardini Reali di Palazzo dei Normanni a Palermo dove è stato anche presentato lo spot dedicato alla prevenzione con interprete e protagonista Gaetano La Mantia. Nel corso della cerimonia sono stati anche donati dei turbanti colorati opera di Lucrezia De Rosa, ai diversi Poli Oncologici del palermitano. «La Lega Pro ha aderito con entusiasmo alla campagna – ha sottolineato il presidente Francesco Ghirelli – perché crede nel calcio e nella sua capacità di diffondere messaggi positivi». E’ la chiave di lettura dell’impegno della Lega Pro in questo, come in tutti gli altri progetti solidali, condivisi e sostenuti nelle ultime stagioni. Il calcio può e deve fare questo: essere veicolo, informare e coinvolgere un numero sempre maggiore di persone. “Dipende da te” è un’altra tessera del puzzle: «Con questa nuova tappa, nel corso di un anno, sono 1.400 le iniziative solidali realizzate dalla Lega Pro e da tutti i nostri club», ha sottolineato ancora Ghirelli. Impegno massimo nella solidarietà, la sfida del lockdown con il calcio fermo e ora la ripartenza nel segno della solidarietà attiva.

Lo spot è stato girato al Teatro Massimo a Palermo, una istituzione. «L’idea del Teatro Massimo – dice Giorgia Butera, Presidente di Meta Onlus – nasce durante la malattia, il mio corpo devastato trovava sollievo nel pensiero della danza. E mi attraeva l’idea che si potesse raccontare la malattia e diffondere un messaggio di speranza dalla bellezza di un luogo, dalla sua bellezza e dalla sua arte. Il messaggio è in 4 lingue straniere, noi italiani – spesso – non facciamo prevenzione per la paura di sapere; gli stranieri presenti in Italia – molto spesso – ignorano la prevenzione oncologica».

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