Dimarco, l’uomo in più dell’Inter: le fatiche di Gosens non spaventano Inzaghi

Tra precampionato ed esordio a Lecce, il 24enne si è rivelato fresco e determinante, uno dei migliori della squadra nerazzurra: e niente panico se il tedesco è in ritardo di condizione

Peccato per quel mezzo punto in meno contro il Villarreal, perché altrimenti le ultime tre pagelle di Federico Dimarco avrebbero formato un triplo 7, quasi da jackpot. Rispetto ai pronostici pre-ritiro è senza dubbio lui l’uomo che sta sovra-performando, superando agevolmente tutte le aspettative. In casa Inter, quindi, si sorride, perché il 24enne merita spazio e non è un problema concederglielo, visto che risulta determinante a più riprese. E così si rivela pertanto una vera risorsa in più a disposizione di Simone Inzaghi, mentre proprio sulla sinistra c’è un Robin Gosens che ancora fatica a ingranare.

In evidenza

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Nonostante le ottime cose mostrate all’Hellas Verona due stagioni fa, era da visionari immaginarsi un futuro così importante all’Inter per l’esterno. Il suo mancino, però, già nel 2021-22 aveva dato soddisfazione ai nerazzurri, fino a diventare poi una costante in queste ultime settimane. Il precampionato è stato cadenzato dai cross e dagli assist di Dimarco e l’esordio di Lecce, dopo 82 secondi, è partito dal suo mancino: palla sul secondo palo per Matteo Darmian, sponda al centro e incornata di Romelu Lukaku. Schierato titolare un po’ a sorpresa, non ci ha messo molto a incidere. E nemmeno è uscito dal campo con i cambi di Inzaghi, perché l’allenatore ha preferito togliere Robin Gosens avanzando lui come quinto a sinistra di centrocampo.

Aspettando Robin

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Ecco, proprio Gosens non è ancora nelle migliori condizioni, come visto al Via del Mare. A inizio luglio il vice designato del tedesco era Darmian, ma le indicazioni dell’ultimo mese dicono che – in alternativa all’ex atalantino – in fascia si esibisce Dimarco. Lì il 24enne milanese ha giocato contro Lione e Villarreal e lì proprio lui è “scivolato” a Lecce dopo le sostituzioni di Inzaghi. D’altronde se il tecnico lo ha preferito ad Alessandro Bastoni all’esordio, un motivo c’è: Dimarco è in una forma strepitosa e tenerlo in panchina è un peccato. Grazie a lui, le difficoltà di Gosens non creano un caso: in attesa – e nella speranza – che il tedesco torni dominante come a Bergamo, Federico è pronto a sfruttare il suo mancino delicato. Che sa calciare splendidamente corner e punizioni: è meglio non scordarlo.

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