Dimarco: “Il tocco sul gol? Basta che sia entrata. E spero che il più importante sia il prossimo”

L’autore della rete decisiva che vale la finale di Coppa Italia: “Ho giocato un mese e mezzo con la pubalgia, non ce la facevo più. Ora sono pronto per il finale di stagione”

“L’importante è che sia entrata”. È impossibile dare torto a Federico Dimarco quando risponde così a chi gli chiede se il pregevole tocco di esterno sia stato o meno volontario. Il nome sul tabellino dei marcatori è suo e anche sul pass interista per la finale di Coppa Italia c’è l’autografo del 25enne. E il merito è suo, di quella giocata che in un modo o nell’altro ha spiazzato Mattia Perin dopo un quarto d’ora di gioco: “Sono emozioni che mi porterò dietro per sempre, ma al di là del gol sono contento di aver raggiunto la finale”.

Gol e pubalgia

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“Nelle ultime partite contro la Juventus ci era mancato il gol nei primi minuti e questa volta è arrivato. E abbiamo vinto”. Più che arrivare, l’ha proprio segnato lui. “Ma speriamo che il più importante sia il prossimo…” dice Dimarco con un sorriso largo così pochi minuti dopo il fischio finale. Forse una frase fatta – non da lui -, forse un auspicio per un paio di incroci importanti che avranno luogo a maggio al Giuseppe Meazza. Ma c’è anche un senso di liberazione nella gioia dell’uomo partita della semifinale di Coppa Italia: “Ho fatto un mese e mezzo in cui ho giocato con la pubalgia, un periodo in cui non ce la facevo più. Ho cercato di recuperare la condizione prima possibile. Ora sto bene al 100%, sono pronto per questo finale di stagione”. Per concludere, l’asse con Nicolò Barella sta diventando la fortuna dell’Inter: “È il quarto assist che mi fa e gli farò un regalo, ma rimarrà tra noi due”.

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