Difesa, giovani, buona sorte Il Milan è secondo perché…

Bonaventura, Bacca e Abate sotto la curva. Ansa

Bonaventura, Bacca e Abate sotto la curva. Ansa

Il piazzamento del Milan, secondo in classifica dopo otto anni, è la vera sorpresa del campionato dopo altrettante giornate. Nel giorno in cui l’Inter, vittima di sé stessa, sprofonda a meno dieci alla Juve, i rossoneri si preparano a ricevere la capolista dal posto d’onore, condiviso con la molto più attrezzata Roma.
CHE PERSONALITA’ — Al Bentegodi si sono affrontate la squadra con l’età media più alta del campionato e la più giovane. I ragazzini di Montella ne sono usciti alla grande , con personalità a atteggiamento assolutamente da elogiare. Quel Milan troppo abituato a perdere e a deludere, capace di mandare fuori di testa due professionisti del calibro di Abbiati e Abate (proprio l’anno scorso al Bentegodi), sta piano piano diventando un brutto ricordo. Non ci sono primedonne, tutti si sacrificano e si aiutano. Donnarumma è un predestinato con la virtù dei fuoriclasse: far sembrare tutto estremamente facile anche in una serata in cui non gli sono richiesti miracoli. Da solo ha portato almeno 5-6 punti al Milan Locatelli può già passare dal suo ferramenta di fiducia: deve fare una copia delle chiavi del Milan che dopo stasera Montella non gli toglierà più. E Niang è ormai una certezza, per come allunga la squadra e crea la superiorità numerica. Se poi inventa anche i gol dal nulla…

DIFESA — Montella a Firenze passava come uno che giocava un calcio frizzante, ma che dietro concedeva troppo. Invece la fase difensiva rossonera è assolutamente di livello. Dopo le prime due giornate da 6 gol incassati, Donnarumma è stato battuto solo 5 volte, di cui 3 dal Sassuolo a S. Siro. Un buon giocatore di categoria come Paletta è aiutato la crescita di Romagnoli, ma tutto l’atteggiamento della squadra a essere più positivo.
CHE KUCKA — Lo slovacco è l’emblema di questa squadra. Giocatore ben conscio dei suoi limiti, mette una fisicità straordinaria al servizio della squadra. Lo soffriva anche Paul Pogba in più di un Milan-Juve. Con lui e Bonaventura, da elogiare per come accetta un ruolo che un pochino lo limita, ha due mezzali molto ben assortite. Corsa, recupero palla, inserimenti e gioco in verticale
QUANDO GIRA BENE… — La carambola che porta all’autogol di Dainelli sarebbe stata difficile da disegnare anche con la stecca da biliardo. Il Milan avrebbe vinto in ogni modo, ma è un dato di fatto che sulla bilancia della buona e della cattiva sorte il primo piatto sia quello più pesante finora. I tre punti col Sassuolo hanno premiato il Milan oltre i suoi meriti, al di là della topica presa da Guida sul rigore che ha avviato la rimonta rossonera. Josip Ilicic, rigorista infallibile nello scorso campionato, ha mandato sul palo un rigore pesantissimo in Fiorentina-Milan. Il primo sbagliato su nove da quando gioca in serie A. Squadre come Napoli e Inter hanno lasciato per strada più punti del previsto. E il Milan ne ha approfittato, spremendo tutti i punti che questo organico gli poteva dare fin qui. E forse anche qualcuno in più.

 Gasport 

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