Difesa, certezze, energie fresche: Inter, tre insegnamenti da Champions verso il derby

La squadra di Inzaghi concede poco, ha un Vidal al top e i rincalzi in attacco danno ottime garanzie: dallo Sheriff al Milan, ecco cosa funziona

Tre gol, un successo fondamentale in chiave europea e una prestazione che consegna a Inzaghi solo note positive. Il giorno dopo il convincente successo contro lo Sheriff, l’Inter inizia a preparare il derby di domenica sera in condizioni pressoché ideali: il morale è alle stelle grazie alla terza vittoria consecutiva tra campionato e Champions, l’infermeria è vuota, i cosiddetti “rincalzi” si stanno dimostrando all’altezza e i leader (da De Vrij e Skriniar fino a Brozovic e Barella) si confermano in stato di grazia. L’unico neo? Il digiuno prolungato di Lautaro sotto porta, ma la voglia e l’impegno contro lo Sheriff (oltre al legno colto prima del riposo) sono segnali che fanno ben sperare. E poi c’è un Vidal tirato a lucido.

DIFESA RITROVATA

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Il gol di Traoré al 91’ ha impedito al bunker nerazzurro di collezionare il terzo clean sheet consecutivo, ma resta il trend inaugurato proprio nella sfida di andata contro i moldavi: la difesa concede poco o nulla (appena due tiri nello specchio subiti a Tiraspol) e non prende gol su azione dal 16 ottobre all’Olimpico. La rete di Traore è infatti arrivato sugli sviluppi di un calcio piazzato, esattamente come in occasione delle ultime due subite nelle quattro precedenti sfide tra campionato e Champions. Salvo il calo di concentrazione nel recupero, cosa che difficilmente accadrà contro il Milan, la retroguardia ha nuovamente brillato per solidità e affiatamento. Domenica sera Inzaghi avrà la sua “linea Maginot” al completo e più agguerrita che mai.

CENTROCAMPO STELLATO

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In mezzo l’anima e il cervello della truppa: da un lato Barella, costantemente tra i migliori in campo, dall’altro Brozovic, insostituibile demiurgo ringalluzzito dal primo gol in Champions e da una prova da stropicciarsi gli occhi. Oltre alla rete con cui ha sbloccato il risultato, il croato ha anche firmato il maggior numero di lanci (7), di palle recuperate (8), di contrasti vinti (3) e palle recuperate (2). Tutti evidenti segnali di una forma smagliante che fa ben sperare in vista del derby, esattamente come quelli lanciati da Arturo Vidal. Tornato titolare, il cileno ha risposto alla grande con una prova di sostanza (primo per cross, 3, e per duelli, 13) e fa di tutto per insidiare il posto di Calhanoglu, che contro lo Sheriff ha riposato proprio per presentarsi al meglio contro la sua ex squadra. Il Guerriero è inoltre rimasto in campo dall’inizio alla fine per la prima volta dallo scorso 26 gennaio in occasione del derby di Coppa Italia (vittoria nerazzurra per 2-1), a dimostrazione di una ritrovata brillantezza. Inzaghi ha anche potuto dosare le energie degli esterni, registrando la positiva prova di Dimarco e le buone condizioni di Perisic e Dumfries. Nessun problema nemmeno per Darmian, sostituito a fine primo tempo a scopo precauzionale dopo una leggera botta, ma contro il Milan ci sarà.

MACCHINA DA GOL

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Il reparto che al momento lascia forse più tranquillo Inzaghi è quello avanzato. Chiunque giochi là davanti, le occasioni e i gol fioccano copiosi. Contro lo Sheriff sono rimasti a secco Dzeko e Lautaro, i due capocannonieri stagionali, ma ha ritrovato il gol quel Sanchez che fino a un mese fa sembrava un corpo estraneo. Il cileno non segnava in Europa addirittura dal febbraio 2017 (ai tempi dell’Arsenal) e adesso pare finalmente aver ingranato dopo la travagliata preparazione estiva e i mal di pancia di inizio stagione. Correa aveva già mostrato il petto nel fine settimana con una preziosa doppietta all’Udinese. Peccato solo per il Toro, che non gonfia la rete dal 2 ottobre contro il Sassuolo, mentre il digiuno su azione dura dal 25 settembre (contro l’Atalanta). Contro i moldavi l’argentino è stato fermato dal palo, segno che comunque la mira sta tornando, e il Milan rievoca dolci ricordi: nell’ultimo derby, lo scorso 23 febbraio, il Toro fu protagonista assoluto del 3-0 nerazzurro con una doppietta al bacio.

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