Dieter, l’austriaco “diverso”: “Zero dubbi, quando affrontiamo l’Italia tifo azzurro!”

“Da bambino mi sono innamorato del vostro Paese e ho sempre sostenuto gli azzurri anche contro il mio Paese nel 1990 e nel 1998. E abbiamo sempre vinto…”. Ora ha il sogno di andare a tifare a Monaco nel quarto di finale

Da quando è cominciato l’Europeo, dalla finestra del suo appartamento a Neumarkt am Wallersee, vicino Salisburgo, campeggia un grande tricolore. Ma non si tratta della casa di un italiano che lavora in Austria, bensì di Dieter Schaden, 42 anni, process manager della KTM, la famosa casa motociclistica. Sabato il viennese Dieter tiferà per gli azzurri e non sarà la prima volta, la sua storia è curiosa e gustosa.

Innamorato dello Stivale

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“Dall’età di un anno con i genitori andavo a Cattolica in vacanza. Lì è casa mia e sin da bambino ho cominciato a imparare l’italiano. Il vostro Paese mi ha sempre affascinato, e così quando da liceale con la scuola andai in gita a Roma ero io a far… da guida tuistica ai compagni. Era il 1995 e la domenica era in programma il derby Lazio-Roma riuscii a trovare i biglietti per assistere a uno spettacolo di passione e tifo bellissimi. Ma già tifavo Italia dal Mondiale del 1990, quando decise la partita Schillaci”.

Il bis del 1998 a Radio Vienna

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Continua il suo racconto Dieter: “Durante i Mondiali del ‘98 lavoravo a Radio Vienna, proprio allo sport. E il giorno della sfida con l’Italia in redazione erano tutti con la maglia rossa dell’Austria, tranne il sottoscritto che in maglia azzurra esultava ai gol di Vieri e Baggio”. L’apoteosi nel 2006 con la vittoria del Mondiale: “All’epoca vivevo già a Milano, ma a inizio luglio quando si giocò la semifinale contro la Germania ero a Cattolica, al Barcarlo di Christian. Lì è sempre pieno di tedeschi e allora col mio amico si decise di chiudere il bar per goderci la partita ed esultare in santa pace. Poi rientrai a Milano e vissi la finale a Piazza Duomo, al maxischermo. Il ricordo mi fa venire ancora i brividi: l’ho raccontato ai miei figli Lisa e Fabian che sono stati educati anche loro al tifo azzurro. E il risultato è eccezionale: con la Turchia si sono divertiti a vedere l’Italia e hanno esultato, vedere poi l’Austria li ha lasciati abbastanza indifferenti”.

A casa Azzurri

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Dieter nel 2008 lavorava per l’ente del turismo austriaco, quando si disputò l’Europeo in Svizzera e nel suo Paese. E così riuscì a farsi assegnare per lavoro a casa Azzurri, ad Oberwaltersdorf: “Lì ho potuto conoscere diversi azzurri fra i quali Gigi Buffon e Daniele De Rossi. Una grande gioia. Peccato che siccome ero a lavoro non potevo far foto”. Adesso Dieter che è anche tifoso milanista (“Scelsi casa vicino San Siro e seguivo la squadra anche nelle trasferte Champions”) ora ha un sogno: “Sarà il terzo Italia-Austria che vivo da tifoso, sperando non ci sia due… senza tre con le vittorie. Ma non sono mai riuscito a vedere gli Azzurri dal vivo. Spero proprio di farlo per i quarti di finale in programma a Monaco di Baviera, da Salisburgo sono un paio di ore di treno”.

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