Dieci uomini “cult” nel romanzo di Napoli-Inter

5 gennaio del 1930, si gioca al campo Virgilio Fossati. E’ il campionato 1929-30, quello del terzo scudetto dell’Inter. La stella è Pepin Meazza, ma quel giorno i gol – tutti e due – li segna Antonio Blasevich, croato di Spalato, chiuderà il campionato con 14 reti, 20 ne aveva segnate l’anno prima. Anni prima Blasevich è stato squalificato perché ha taroccato il passaporto, asserendo di essere nato a Zara e non a Spalato, al fine di avere la cittadinanza italiana. Gliela daranno comunque. Molto tempo dopo – siamo negli Anni 60 – Meazza dirà che il giovane Sandrino Mazzola somiglia nei movimenti proprio a Blasevich.

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