Dieci indisponibili e poche soluzioni: le “allegrate” di Max per arrivare in fondo

Locatelli alla McKennie per far posto ad Arthur. Danilo a sinistra per arretrare Cuadrado e fare spazio a Bernardeschi. Tutti i possibili esprimenti di Allegri per sfruttare l’organico a disposizione in questo finale di stagione

Max Allegri deve fare i conti con dieci indisponibili per il prossimo match con la Sampdoria. Agli infortunati si aggiungerà Bernardeschi, ammonito con lo Spezia e già diffidato: sarà squalificato. Per alcuni la stagione è finita, a Chiesa e Kaio Jorge si è unito anche McKennie, che si ripresenterà alla Continassa la prossima estate. Uno scenario che potrebbe spingere il tecnico bianconero a fare qualche esperimento per sopperire a delle mancanze, assemblare i pezzi diversamente e trovare qualche nuova soluzione.

LOCA ALLA MCKENNIE

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Qualcosa si è visto già nell’ultimo match, con Locatelli in posizione di mezzala avanzata, proprio come spesso era stato utilizzato McKennie, tanto da trovare continuità negli ultimi mesi. Contro lo Spezia, specie nel primo tempo – quando di spazi ce n’erano pochi – l’azzurro ha fatto quasi il trequartista, pur garantendo la copertura necessaria in mezzo al campo in fase di non possesso. Con lui mezzala c’è più spazio per Arthur in cabina di regia: caratteristiche un po’ diverse ma sostanzialmente compiti simili. Soluzione buona in caso di mediana a tre, con Rabiot a completare il reparto, in attesa del rientro di Zakaria (atteso dopo la sosta).

DANILO A SINISTRA

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L’altra mossa riguarda Danilo, elemento strategico per la difesa. Con il ritorno in campo di Bernardeschi, Allegri ha proposto Cuadrado basso di destra e dirottato il brasiliano sul versante mancino. Una collocazione che – anche nell’impostazione a tre – consentirebbe a De Ligt di rimanere sulla posizione di destra e a Bonucci d’impostare con la massima protezione. Potenzialità della scelta: ottimo equilibrio e solidità con la difesa a tre; buona soluzione per degli spezzoni di gara da gestire e per sfruttare al massimo l’intelligenza di Cuadrado nella gestione delle due fasi.

LARGO AI GIOVANI

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La riduzione della rosa apre inevitabilmente qualche opportunità ai giovani aggregati dall’Under 23. “Sono tutti pronti, se ce ne sarà bisogno potranno scendere in campo”, ha garantito Massimiliano Allegri nelle ultime settimane. Chi insegue il debutto in Serie A è Miretti, centrocampista classe 2003 di integrale scuola juventina. Ma anche Soulé, dopo l’esordio con la Salernitana all’andata e le battute finali a Venezia, spera di incrementare il minutaggio con la prima squadra. Stesso discorso per Aké, che lavora alla Continassa da quando si è fermato Chiesa.

QUESTIONE DI MODULO

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In attesa di Dybala, il ritorno in campo di Bernardeschi consente inoltre di ragionare anche su più moduli. Il venti bianconero può agire da esterno offensivo di destra, lasciando a Morata (o a Kean) la zona opposta, o eventualmente da mezzala sinistra nel 4-3-3. Ma potrebbe anche giocare da esterno alto mancino, consentendo a uno dei tre centrocampisti di rifiatare, in un 4-4-2. Quando tornerà la Joya sarà anche più facile proporre il 4-2-3-1, con l’argentino da sotto punta e gli esterni offensivi a equilibrare tra fase di possesso e non. Per adesso, però, si dovrà fare di necessità virtù.

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