Di Maria-Vlahovic assist e gol. Juve, tutto facile col Sassuolo

Dopo una partenza sofferta, i bianconeri dilagano: l’argentino va a segno dopo 26 minuti, il serbo firma una doppietta: rigore al 43′ e raddoppio al 51′ su assist del Fideo

L’Allianz Stadium è quasi pieno (38 mila spettatori) e la Juventus fa bene il suo dovere: le nubi di una settimana fa, provocate dalla brutta sconfitta in amichevole con l’Atletico Madrid, si sono dissolte all’improvviso grazie alla nuova coppia bianconera. Dusan Vlahovic e Angel Di Maria timbrano il 3-0 nel debutto contro il Sassuolo e grazie ai suoi tenori Madama tiene testa a Milan, Inter, Roma, Napoli, Atalanta e Lazio, tutte vittoriose alla prima di A. Una Juventus che ancora non è bella però ha ricominciato a essere cinica, come certificano i 3 gol realizzati con 4 tiri in porta. Curiosità: è la prima volta dal suo ritorno a Torino che Allegri vince con 3 reti di scarto.

FIDEO, DEBUTTO COL CUORE

—  

Fino al 22’ la Juventus non aveva fatto un tiro in porta, poi le bastano altri 21 minuti per chiudere la contesa, con una prodezza di Di Maria e un rigore procurato e trasformato da Vlahovic. Prima i bianconeri non avevano incantato: troppo statici e poco movimento senza palla, nessuno a parte Di Maria che va a prendersi il pallone sulla corsa. Allegri parte con un abbottonato 4-4-2, con McKennie esterno a sinistra e Cuadrado a destra, ma passa presto al 4-3-3, spostando il colombiano a sinistra e arretrando McKennie sulla linea dei centrocampisti. Pochi minuti dopo arriva il vantaggio: bel cross di Alex Sandro, stavolta bravo a non far pentire Allegri di averlo preferito a De Sciglio, e aggancio perfetto del nuovo acquisto argentino, che festeggia con il classico cuore. La Signora passa nel momento migliore del Sassuolo, che dopo un inizio soft aveva preso coraggio.

IL RUGGITO DI DV9

—  

Senza Raspadori e Pinamonti, tutti e due in panchina, l’azione più pericolosa la confeziona la coppia Berardi-Defrel. Pochi minuti dopo il numero 92 neroverde impegna ancora Perin. Il vantaggio bianconero ha il potere di sbloccare gli Allegri boys. Vlahovic vanifica due buone occasioni per il raddoppio ma poi si fa perdonare con il 2-0: ancora una bella apertura di Alex Sandro (uno dei migliori) che lo lancia verso la porta. Nel corpo a corpo con Ferrari il serbo finisce a terra: stavolta anche l’arbitro non ha dubbi, al contrario di quanto era accaduto a una ventina di secondi dall’inizio dell’incontro, quando aveva lasciato correre su un contatto dubbio tra Muldur (costretto a uscire poco dopo per un problema fisico) e Alex Sandro, e indica il dischetto. Vlahovic s’impossessa del pallone e non sbaglia: sinistro secco e vincente per il primo centro della nuova stagione (e per il primo rigore calciato in maglia bianconera).

DOPPIETTA E CINISMO

—  

Nella ripresa Dionisi si gioca la carta Raspadori e il Sassuolo è subito pericoloso con Herique. Però passa ancora la Juventus, perché Di Maria approfitta di un pallone perso da Ayhan per servire a Vlahovic un altro cioccolatino: finta e assist delizioso del Fideo e timbro di destro del centravanti serbo. Quando sbagli la Juve non perdona. La doppietta fa bene a DV9, che nel finale sfiora anche il terzo gol. C’è spazio per l’esordio di Kostic e anche per l’inserimento dei giovani Miretti e Fagioli: la squadra di Max è in totale controllo e nonostante il largo vantaggio non concede più di un tiro agli avversari. Il Sassuolo ha provato a mettere sotto la Juventus nella fase centrale del primo tempo, ma alla lunga non ha retto, condizionato dall’assenza di Maxime Lopez (squalificato) e dalle tante problematiche legate al mercato. La festa dei bianconeri invece è velata dalla preoccupazione per le condizioni di Di Maria, uscito per un problema alla coscia sinistra: sarebbe un peccato se Allegri dovesse rinunciare subito al suo Angelo custode.

Precedente DIRETTA EUROPEI ATLETICA 2022/ Video streaming Rai: Ponzio quarto nel peso Successivo Spalletti: "Lobotka sembrava Iniesta, Kvara può far molto meglio. E su Fabian..."