Di Maria, no al Botafogo. Rabiot via subito

TORINO – Se lo sentiva Angel Di Maria. Sapeva che l’Argentina avrebbe battuto la Francia, sapeva che sarebbe diventato campione del Mondo. E lo aveva scritto a sua moglie Jorgelina Cardoso, che proprio ieri ha reso pubblici i messaggi ricevuti alla vigilia: «Sarò campione amore. È scritto. E segnerò un gol». L’uomo delle finali poi ha avuto ancora una volta ragione. Ma l’impresa di Doha è già alle spalle, ora è tempo di tirare un po’ il fiato per poi tornare a disposizione di Max Allegri al termine della prossima settimana. È uno che mantiene la parola, Di Maria. E a proposito di Juve ha fatto capire di voler rispettare gli impegni presi, quindi di rispettare il contratto fino al termine della stagione provando a trascinare i bianconeri al raggiungimento dei propri obiettivi. Anche se, tra le cose che sa o si sente, c’è pure un futuro di nuovo in Argentina, per chiudere la carriera al Rosario Central, per quanto sia tutt’altro che semplice o scontato il fatto di riuscire a trovare le condizioni ideali per riuscirci già la prossima estate. Così, tra la voglia di chiudere la carriera a casa e quella di confermarsi un campione assoluto anche con la Juve, si sta inserendo un terzo club che ha deciso di sognare in grande: è il Botafogo. La società brasiliana sta provando ad attivarsi per convincere Di Maria ad accettare il proprio progetto che prevede una stella assoluta per almeno una stagione, falliti i tentativi per James Rodriguez ed Edinson Cavani ora c’è il Fideo nel mirino. Una missione quasi impossibile quella del Botafogo, interesse registrato dall’entourage di Di Maria che però ha ribadito come, almeno per ora, archiviata la parentesi del Mondiale sia pronto a pensare alla Juve. Che lo aspetta, in fondo, da quasi sei mesi.

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Pogba frena Rabiot

La finale del Mondiale non ha solo rispolverato la classe assoluta di Di Maria. La vetrina del Qatar ha confermato, tra gli altri, pure Adrien Rabiot ad altissimi livelli. Tanto da renderlo sempre più uno dei pezzi forti del mercato estivo, a parametro zero diventa un’opportunità da non lasciarsi scappare. E da far fruttare al massimo, anche mamma Veronique lo sa: Psg, Bayern e Barcellona iscritti per giugno, a gennaio sono pronte a farsi sotto le grandi di Premier con Chelsea, Liverpool e Tottenham in prima fila. Senza particolari margini di rinnovo, che l’entourage di Rabiot avrebbe voluto valutare subito dopo la ritirata del Manchester United, resiste quindi il partito alla Continassa di chi lo vorrebbe vendere a gennaio per provare a monetizzare: un’offerta da 10-15 milioni sarebbe accolta con interesse. Di diverso avviso è Max Allegri, che a Rabiot non vuole rinunciare, anche col contratto in scadenza. Era così prima, è così a maggior ragione ora che attorno a Paul Pogba si consolidano solo i punti interrogativi: non sapendo quando e come tornerà a disposizione, perdere anche Rabiot rappresenta un rischio tecnico che la Juve forse non può permettersi. 

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