Di Francesco, uno zemaniano che insegna ai giovani

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Di Francesco, uno zemaniano che insegna ai giovani
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Dallo scudetto con la maglia della Roma alla favola Sassuolo: ecco la scheda dell’allenatore italiano

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ROMA – Nel calcio, si sa, certi amori possono fare dei giri immensi e tornare indietro, come cantava Antonello Venditti nella sua celebre “Amici mai”. Ecco allora che quello tra Eusebio Di Francesco e la Roma, potrebbe essere un rapporto destinato a fare questa fine. L’attuale tecnico del Sassuolo, infatti, è il candidato numero 1 per la successione di Luciano Spalletti sulla panchina romanista.

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DA CALCIATORE – Del resto Di Francesco Trigoria la conosce bene. Con la maglia della Roma, tra il 1997 e il 2001, ha giocato 168 partite con 14 gol, vincendo anche lo storico scudetto nella stagione 2000/2001; in questi anni trova anche la Nazionale, con la quale collezionerà 16 convocazioni, 12 presenze e un gol in amichevole. Ma l’esordio nel calcio che conta, arriva già nel 1987 con l’Empoli. Da qui la trafila con Lucchese e Piacenza, fino al grande salto con la Roma, voluto fortemente da Zdenek Zeman, allenatore che, a detta dello stesso Di Francesco, lo ha trasformato in un giocatore più completo ed è il suo punto di riferimento anche adesso che allena. Dopo lo scudetto con la Roma, che non può cucirsi sul petto perché ceduto al Piacenza, la sua carriera si avvia verso la chiusura; non prima però di aver giocato con Ancona e Perugia fino al 2005.

DA ALLENATORE – Appese le scarpette al chiodo, Di Francesco torna ancora una volta a Trigoria per ricoprire il ruolo di team manager, affiancando Luciano Spalletti nella prima esperienza alla Roma nel 2005. Il ruolo, però, gli va stretto. Ecco allora che nel 2008 prende le redini del Lanciano in Lega Pro, ma l’esperienza finisce già a gennaio con un esonero. Di Francesco, però, non si dà per vinto e riparte dalla sua Pescara, che guida dal gennaio 2010 al posto dell’esonerato Cuccureddu. Qui ottiene il suo primo successo in panchina, portando il Delfino in Serie B. Dopo il 13° posto nella serie cadetta, lascia il Pescara e nel 2011 c’è l’esordio in Serie A con il Lecce, ma l’avventura finisce anzitempo con un esonero. L’anno successivo inizia la favola Sassuolo, che porta dalla Serie B fino all’Europa League.

LA TATTICA – Tra gli allievi di Zeman, Di Francesco è sicuramente il più completo. Seguendo quasi alla lettera gli insegnamenti del tecnico boemo, l’ex centrocampista fa della vittoria attraverso il bel gioco la filosofia del suo essere allenatore. Ai dettami di Zeman, però, Di Francesco ha saputo alternare anche una buona dose di controllo difensivo ed i risultati si sono visti. Altra prerogativa è la fiducia nei giovani: Berardi, Pellegrini (che potrebbe ritrovare a Roma) e Politano, sono solo alcuni dei talenti lanciati dal suo Sassuolo.

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