Di Francesco: “Roma, prima volta da avversari. Ma devo pensare al Cagliari”

CAGLIARI “Torno a Roma da avversario, è la prima volta dal marzo 2019, ma ora penso solo al Cagliari. I giallorossi vorranno rifarsi dopo la sconfitta di Bergamo, noi però vogliamo riprenderci i punti persi per strada. Affrontiamo un avversario potenzialmente superiore, per colmare il gap dobbiamo fare una grande partita, con la giusta personalità. Chiederò ai ragazzi un ultimo sforzo, poi avremo quattro giorni per recuperare energie nervose e fisiche. Metterò in campo la squadra più opportuna, indipendentemente dalle gare precedenti”. Lo ha dichiarato il tecnico del Cagliari Eusebio Di Francesco alla vigilia della sfida con la sua ex squadra:Tripaldelli oggi si allenerà con la squadra e valuteremo se potrà fare parte della rosa per la trasferta di Roma. Walukiewicz non è ancora in gruppo, svolgerà la rifinitura con noi, dovrebbe far parte dei convocati, così come Ounas. Quasi sicuramente Faragò sarà out, insieme ad Aresti e Klavan”.

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Continuità

“Sin qui abbiamo avuto un percorso altalenante, alcune buone prove, altre meno. Dobbiamo ancora trovare la giusta continuità, ma è anche vero che nel momento in cui sembravamo essere più solidi e abbiamo iniziato a fare risultati, poi abbiamo dovuto far fronte ad una serie di avversità. Non dev’essere un alibi, dobbiamo essere bravi a superare gli elementi contrari e perfezionare alcuni dettagli che in certe partite sono stati decisivi ai fini del risultato. Questo è un campionato anomalo, non esistono le partite casalinghe e quelle in trasferta. Tutti dicono che se ci fosse stato il pubblico domenica alla Sardegna Arena, avremmo portato a casa la vittoria perché stavamo mettendo sotto l’Udinese, negli ultimi venti minuti avevamo il predominio tecnico della partita”.

Duttilità e spirito giusto

“Poter cambiare sistema di gioco deve essere considerato un motivo di crescita. Quel che deve rimanere inalterato è la filosofia: la squadra deve restare alta ed avere equilibrio tenendo alcune distanze per impedire all’avversario di essere pericolosi. La difesa a tre può certamente venire riproposta, se dall’inizio o a gara in corso dipenderà dal tipo di partita e dell’avversario. A volte il calcio è paradossale: domenica scorsa ho inserito un difensore centrale al posto di una punta e dopo il cambio abbiamo attaccato meglio. La Roma non sfrutta molto il palleggio, preferisce andare in verticale quando ruba palla e porta molti giocatori in zona centrale per creare superiorità numerica, grazie ai vari Mkhitaryan, Dzeko e gli stessi mediani, bravi a buttarsi dentro le linee. Dovremo avere sia attenzione che malizia, lo spirito non è mai mancato, al di là dei risultati c’è tanta voglia da parte dei ragazzi di mettersi a disposizione. Un regalo da ricevere a Natale? Vorrei tornare da Roma con dei punti in tasca”.

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