Derby: Bacca o Lapadula? Cinque motivi per scegliere

Il derby del 20 novembre si avvicina, e per Vincenzo Montella l’unico vero dubbio riguarda il centravanti. Bacca o Lapadula? Chi schierare titolare contro l’Inter, in una sfida che potrebbe davvero segnare la svolta decisiva alla stagione rossonera? In questi primi 12 turni di campionato, l’allenatore campano si è dimostrato un maestro nel sapere “leggere” i propri giocatori, facendo quasi sempre la scelta giusta. In attesa di capire quale sarà il suo orientamento, eccovi cinque motivi per puntare ancora sul colombiano e cinque motivi per scommettere sull’ex Pescara.

perché bacca1. Il bomber è lui Anche se non segna da cinque partite consecutive, il cannoniere del Milan era e resta Bacca. Era, perché alla prima stagione in rossonero ha firmato 20 gol in 43 presenze tra campionato e Coppa Italia. E resta, perché finora ha fatto 6 gol in 12 partite, in perfetta media con la scorsa stagione (stesso score) e con l’ultima stagione al Siviglia (dove ne aveva fatti 7 in 12 gare).

2. Cecchino
Bacca ha una media realizzativa altissima, e anche quest’anno conferma la sua specialità: le 6 reti sono arrivate su 16 tiri in porta. Rinunciare a un attaccante così incredibilmente concreto in una partita delicata e presumibilmente equilibrata come sarà il derby con l’Inter, potrebbe rivelarsi un autogol.

3. Esperienza
Il Milan è una squadra giovane, ricca di buoni giocatori ma senza stelle. Il colombiano non è una stella ma ha un’esperienza, anche a livello internazionale, che nessun altro in rosa può vantare. Ha deciso svariate partite delicate (vedi la doppietta in finale di Europa League di due anni fa). E ha già segnato all’Inter…

4. Lapa titolare? Non segna
Quando è rimasto in panchina, Bacca si è fatto rimpiangere. Nelle due volte in cui è stato schierato titolare al posto del colombiano, contro Samp e Chievo, Lapadula non ha segnato. E a Marassi indovinate chi ha risolto?

5.
Carattere Il numero 70 rossonero non è uno che “alza la voce” ma, come raccontava anche Unai Emery, suo tecnico al Siviglia, riesce a farsi sentire lo stesso: “quando non giocava lanciava certe occhiatacce e ti sfidava con lo sguardo”. Con Montella c’è già stato lo screzio per la sostituzione non gradita durante Milan-Pescara, e se vogliamo questo è un buon segno: Bacca non molla niente. Lo dimostra anche la sua storia recente in rossonero: dopo aver passato tutta l’estate sul mercato e aver rifiutato l’offerta del West Ham, si è presentato con una tripletta al Torino.

perché lapadula1. Morale A dieci dalla fine entri in campo per Bacca: tre minuti dopo segni di tacco il tuo primo gol in A, regali al Milan 3 punti che valgono il terzo posto e il c.t. Ventura ti convoca per la prima volta in Nazionale. Provate a mettervi nei panni di Gianluca Lapadula: voi come vi sentireste?

2. Gioco
Anche negli spezzoni di partita giocati prima del gol a Palermo, Lapadula è apparso un centravanti più funzionale di Bacca al 4-3-3 di Montella: dialoga con i compagni, corre e rientra collaborando alla manovra del Milan anche fuori dall’area di rigore. Da questo punto di vista, con l’ex Siviglia non c’è partita.

3. Condizione
Lapadula ha giocato di meno del “rivale” di reparto: è indiscutibilmente più fresco. E Bacca – anche ammesso che faccia panchina pure con l’Argentina dopo quella col Cile – rientrerà dagli impegni in Sudamerica a ridosso della sfida di San Siro…

4. Carlos giù
Gianluca si è messo a segnare, Carlos è in astinenza da 6 gare di fila e ha perso la maglia da titolare con la Colombia. Se a guidare Montella fossero solo i numeri del momento, Lapagol sarebbe già sicuro del posto contro i nerazzurri.

5.
Estro Bacca è un eccezionale finalizzatore, ma se non è messo nelle condizioni di segnare fa fatica. Lapadula, molto spesso, i gol se li inventa: tacco al Barbera a parte, anche nella scorsa stagione con il Pescara in B ci aveva abituati a reti nate dal nulla, dalle rovesciate ai tocchi di esterno.

 Marco Fallisi 

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