Demiral, dall’infortunio al Covid: 3 motivi per cui la Juve dovrebbe tenerlo e 3 per l’addio

Il difensore turco era infortunato ma è partito con la sua nazionale per le gare di qualificazione ed ha contratto il virus, verosimilmente salterà le prossime tre in A

Avrebbe dovuto rientrare per il derby, se tutto fosse andato secondo le previsioni. Ma così non è stato, per Merih Demiral, che è tornato oggi a Torino su un volo sanitario e osserverà l’isolamento fiduciario presso il J-Hotel. Riavvolgendo il nastro, il difensore turco si era infortunato nella gara di ritorno contro il Porto, riportando una lesione al retto femorale destro: per lui stop previsto sino a fine marzo. Poi però la novità e l’imprevisto: Demiral ha risposto “sì” alla chiamata della sua Nazionale per il trittico di gare di qualificazione al Mondiale ed in ritiro ha contratto il Covid. A quanto si apprende, ha accusato lievi sintomi ma la situazione non è pesante. Probabilmente salterà, oltre al derby, le partite contro Napoli e Genoa. La Juve non si è al momento ufficialmente espressa, ma è lecito pensare che non sia contenta della situazione. Peraltro, già in precedenza Demiral non figurava nella lista bianconera degli incedibili, e certo la sua posizione non si è rinsaldata nelle ultime settimane. Cosa potrebbe succedere ora in casa bianconera? Ipotizziamo qualche scenario plausibile, in entrambe le direzioni, e cioè il caso che la Juve decida per la sua conferma oppure opti per la sua cessione.

I 3 motivi per il sì

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– Demiral ha 23 anni e caratteristiche tecniche che fanno di lui un difensore dal sicuro avvenire. Dotato di buona tecnica, è abile nell’effettuare lanci lunghi per impostare il gioco e al contempo è un marcatore puro, difficile da superare nell’uno contro uno. Del suo bagaglio fanno parte anche buone doti nell’anticipo, nell’intervento in tackle e un notevole stacco aereo. Pur avendo un fisico imponente è anche molto veloce.

– La Juve crede in lui, e lui ha risposto con prestazioni assai incoraggianti nell’arco della stagione: con lui in campo (e ci è stato per 1.643 minuti) la Juve ha vinto 16 volte, pareggiando 5 gare e perdendone 2.

– Con de Ligt forma una coppia già sperimentata con buoni risultati: hanno condiviso 11 gare in stagione, di cui 5 per 90 minuti.

3 motivi per il no

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– Demiral si aspettava di giocare di più, talora non ha nascosto il suo malcontento, e la recente gestione dell’infortunio-convocazione in Nazionale può lasciar pensare a un attaccamento alla maglia in calando.

– Se da un lato la grinta che sa mettere in campo è indice di personalità, dall’altro sul lato caratteriale il difensore non ha convinto, non riuscendo talora a frenare impulsività e irruenza, come anche un rosso e un paio di gialli in Champions attestano.

– Infortuni: il centrale in questa stagione si è spesso fermato per guai muscolari, saltando alla fine per problemi di salute due gare di Champions, la Supercoppa e 8 gare di campionato. Ed ora il saldo finale è destinato ad aumentare, anche perché il Covid non consente di fare previsioni temporali precise.

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