Deferiti Izzo e l'Avellino per l'indagine sulle gare truccate

Avellino
Deferiti Izzo e l'Avellino per l'indagine sulle gare truccate
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Deferiti, con il difensore del Genoa, anche Millesi e Pini. Omessa denuncia per Pisacane, Arini, Castaldo e Biancolino. Il club irpino rischia punti di penalizzazione

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Deferiti, con il difensore del Genoa, anche Millesi e Pini. Omessa denuncia per Pisacane, Arini, Castaldo e Biancolino. Il club irpino rischia punti di penalizzazione

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ROMA – Il difensore del Genoa Armando Izzo è stato deferito dal procuratore federale al Tribunale federale della Figc, sezione commissione disciplinare, assieme a Francesco Millesi e Luca Pini a seguito dell’indagine su ex calciatori dell’Avellino che ha svelato un giro di scommesse su gare di calcio di alcune partite di B. Sotto esame le gare Modena-Avellino del 17 maggio 2014 e Avellino-Reggina del 25 maggio 2014 quando Izzo giocava nell’Avellino. In entrambi i casi il difensore non prese parte alle sfide. Nel deferimento si parla di violazione dell’art.9 Cgs, “perché gli indagati si associavano fra loro, al fine di commettere una serie di illeciti disciplinari, fra i quali illeciti sportivi, ex art. 7 Cgs, come dimostrato dalle specifiche contestazioni mosse ai suddetti associati che vengono integralmente richiamate, operando con condotte finalizzate ad alterare il regolare svolgimento e il risultato di gare del campionato nazionale di Serie B con lo scopo di assicurarsi un vantaggio economico mediante percezione di somme di denaro da soggetto facenti parte di organizzazioni malavitose dedite alle scommesse sulle gare in questione. Programma perseguito con un assetto stabile e con una distribuzione di ruoli”.

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Ben più lieve il reato contestato a un altro calciatore di Serie A nell’ambito della stessa indagine. Si tratta del difensore del Cagliari, Fabio Pisacane, deferito dal procuratore federale assieme a Mariano Arini, Luigi Castaldo e Raffaele Biancolino, tutti all’epoca dei fatti militanti nell’Avellino calcio, per violazione dell’art.7 Cgs “per aver violato il dovere di informare senza indugio la procura federale”, cadendo nel reato di omessa denuncia riguardo il presunto illecito sportivo nella gara Modena-Avellino del 17 maggio 2014. Deferito con la stessa contestazione anche il presidente Walter Taccone, per responsabilità diretta e oggettiva rinviato a giudizio anche il club irpino.

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