De Zerbi: “Voglio un Sassuolo col sangue agli occhi. Caputo ancora out”

SASSUOLO – Alla vigilia di Verona-Sassuolo, l’allenatore degli emiliani Roberto De Zerbi ha presentato la partita in conferenza stampa: “Mi aspetto di vedere il gusto di giocare con il sangue agli occhi perché questa è una partita che se non hai il sangue agli occhi fatichi. Il Verona forse sta facendo meglio di tutti in questo anno e mezzo, hanno un’identità forte e sono sempre difficili da affrontare. L’anno scorso abbiamo fatto 4 punti ma è stato difficile, così sarà domani: difficile per loro e per noi domani. Quale aspetto sarà decisivo? Tutto è decisivo, quando giochi contro una squadra che fa un calcio totale tutto diventa decisivo, diventa decisivo il duello, il singolo nella testa, diventa decisivo il coraggio perché sicuramente il Verona ha coraggio, diventa decisivo come al solito l’episodio, l’aspetto tecnico ma abbinato all’aspetto fisico perché se metti uno e non metti l’altro non puoi fare risultato pieno contro il Verona ma penso anche contro di noi”.

Gli assenti

“Gli infortunati? Settimana particolare come per tutti: partita preparata in due giorni. Magnanelli viene ma non ha i 90 minuti. Abbiamo fuori Caputo, Pegolo e Defrel. Recuperiamo Toljan, Haraslin e Ricci e tutti gli altri sono a disposizione e stanno bene. Ho detto che siamo al 60% perché non abbiamo mai avuto Magnanelli che è l’anima della squadra. Abbiamo avuto poco Toljan che è il titolare in quella posizione; abbiamo avuto non al 100% Caputo che è il capocannoniere; abbiamo avuto Boga, che per noi è un valore aggiunto, solo due partite e non al top, non abbiamo mai avuto Defrel che è un titolare a tutti gli effetti, ci è mancato Djuricic che quest’anno è determinante e non abbiamo avuto il tempo di allenarci come si deve, ci sono state le soste per le nazionali. Quando torneremo a lavorare con i nostri standard, iglioreremo condizione fisica e tattica, rientreranno giocatori che spostano e tutto questo mi fa pensare che siamo ancora al 60-65%. Che poi non è detto che arrivando al 100% si abbiano risultati migliori: quando inizi a pensare a più di una partita per volta sbagli tutto. Si può immaginare un ciclo di 3-4 partite ma non possiamo permetterci di spostare l’attenzione al di là del Verona, ma prepararci con serietà e voglia di fare risultato pieno. Ho più di 40 anni e so che i complimenti di oggi sono tutte critiche al quadrato domani perché più complimenti hai più la critica è aspra. Capiterà che ci saranno dei momenti difficili ma così come arriveranno le critiche arriveranno i complimenti quando torneremo a far bene ma non dobbiamo aver paura di questo, il calcio è un circo che cambia, sposta i giudizi dall’oggi al domani, ti mettono delle etichette che poi il giorno successivo ti vengono tolte, poi le riattaccano. Noi facendo parte di questo mondo bisogna saper dare il giusto peso a tutto”

De Zerbi: “Voglio vedere il sangue agli occhi”

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