De Siervo: “Supercoppa Milan-Inter a gennaio in Arabia. E sulla pirateria…”

L’amministratore delegato della Lega Serie A: “Riproporremo il calendario asimmetrico, il campionato a 18 squadre sarebbe un terremoto. Siamo un Paese di scrocconi”

Non sono trascorse nemmeno 24 ore dalla fine del campionato e già si parla di Supercoppa, quella che si contenderanno Milan e Inter nella prossima stagione: la prima in quanto vincente dello scudetto, la seconda per aver sconfitto la Juventus in finale di Coppa Italia. A catalizzare l’attenzione sono le parole dell’a.d. della Lega Serie A, Luigi De Siervo, intervenuto a ‘La Politica nel Pallone’ su Rai Gr Parlamento: “Si disputerà in Arabia Saudita. È un contratto che abbiamo ereditato e questo è l’ultimo anno. La sfida si giocherà a gennaio: ancora una volta il nostro prodotto sarà esportato”.

Innovazioni

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Il derby di Supercoppa sarà quindi ancora una volta ospitato da un paese estero, ma questa non è l’unica notizia che arriva dalle parole dell’amministratore delegato: “Per il futuro resta l’ipotesi della partita secca, ma l’assemblea sta valutando anche l’ipotesi spagnola, per una Supercoppa con le prime due squadre di ogni competizione, dunque semifinali e finali. Stiamo valutando il periodo a cavallo delle vacanze invernali”. Se quindi quella di gennaio 2023 sarà l’ultima in Arabia Saudita in attesa di nuovi accordi, anche la formula potrebbe cambiare, considerando quindi vincenti gli esperimenti della Liga del recente passato.

Conferme

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Ciò che invece non dovrebbe cambiare è il calendario asimmetrico, con giornate composte in modo diverso tra andata e ritorno: “Verrà riproposto – ha spiegato De Siervo -, è uno strumento che consente maggiore elasticità nella riproposizione del calendario, tanto più sarà necessario l’anno prossimo dove ci sarà un Mondiale invernale e quindi saranno compresse le sfide delle coppe europee. Ci permette di inserire partite interessanti in ogni weekend”. Non è poi mancato un applauso al Milan: “Il successo nasce dalla capacità di tenere i conti in ordine e gestire una piazza dandosi delle regole normali. Quello che non va bene è quello che è successo a Parigi con Mbappé. Se nel calcio continueranno a esserci proprietà che hanno capacità di spesa illimitate disposte a fare follie, questo diventa un calcio insostenibile guidato solo dalla logica di chi ha più soldi da spendere. Il modello sano è quello che il Milan ha saputo costruire con i suoi manager, una crescita e investimenti ragionati. Nel calcio stanno finalmente entrando manager solidi e strutturati”.

Pirateria e Serie A

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De Siervo attacca poi frontalmente il fenomeno della pirateria: ” Dobbiamo fare tutti la nostra parte. Quando sentiamo persone che parlano del pezzotto e di modi illegali di vedere le partite, bisogna chiedere loro di smettere. La pirateria sottrae al calcio italiano oltre 300 milioni l’anno, risorse che verrebbero riservate sui nostri club. Deve finire questo triste primato degli italiani che sono sempre più furbi degli altri: in realtà siamo un paese di scrocconi, una cosa inaccettabile dal punto di vista civile”. L’a.d. boccia invece l’idea di un campionato a 18 squadre: “Sarebbe un terremoto. Io dico solo che le riforme si fanno insieme. Noi non siamo contrari, lo stiamo dimostrando con i fatti, ma la scelta di passare da 20 squadre a 18 sarebbe sanguinosa. Non è un tabù, ne stiamo parlando comunque, ma bisogna essere attenti perché significherebbe avere 76 partite in meno, oltre il 20% del prodotto e oggi non siamo in grado di ridurre i nostri ricavi perché la struttura dei costi delle società è rigida. È un processo che può essere affrontato ma tutti devono fare la propria parte, a partire dai calciatori che da lavoratori privilegiati si sono comportati male in questi anni. I giocatori fanno parte del sistema, siedono in Consiglio federale e devono fare la propria parte, mentre in questi anni gli imprenditori hanno perso molto e loro nulla. Questo non è giusto”.

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