De Paul inventa, l’Udinese cala il poker: il Benevento ora rischia grosso

L’argentino rientra dalla squalifica ed è subito decisivo con due assist d’applausi per Molina e Stryger-Larsen. In gol anche Arslan e Braaf. Inutili le reti di Viola e Lapadula

Dal nostro inviato Maurizio Nicita @manici50

25 aprile – Benevento

Un illuminante De Paul si riprende l’Udinese e la conduce nel porto tranquillo dei 39 punti, al riparo da ogni tempesta possibile in zona pericolosa per la salvezza. Dove invece resta impelagato il Benevento, generoso ma troppo falloso in difesa. Ne approfitta proprio Rodrigo, che con due assist e l’azione che avvia la seconda rete fa la differenza, decisamente. E in una giornata decisamente sì per Gotti ecco arrivare il battesimo del gol in Serie A per Molina e il 2002 Braaf. Vittoria meritata, conquistata anche con la maggiore qualità dei “quinti”.

Mossa Gotti

—  

In avvio sugli esterni Gotti preferisce Molina a destra, dirottando a sinistra Stryger Larsen e la mossa si rivela azzeccata, perché è proprio l’asse argentino a far la differenza. Accelerazione nella trequarti di De Paul che serve Molina, bravo a scattare alle spalle di Improta e a realizzare con uno splendido diagonale di destro il suo primo gol in Serie A. Inzaghi è costretto a cambiare un po’ impostazione di gara, tatticamente, perché il Benevento si ritrova subito a rincorrere e a dover fare la partita. Inoltre poco dopo venti minuti si stira Sau, preferito per la sua velocità (e i suoi precedenti gol all’Udinese, quando stava a Cagliari). Entra Gaich. Comunque sia, i giallorossi provano a spingere e arrivano vicino al pari su angolo, con Glik al tiro ravvicinato, ma la reattività di Musso è notevole. L’Udinese appena può riparte e una splendida progressione di De Paul dà il là al raddoppio, con Pereyra che serve di prima, al limite dell’area, Arslan: destro incrociato benissimo: 0-2.

Reazione Benevento

—  

Ma ancora elettrizzato dal gol Arslan compie un errore tattico notevole e su un traversone innocuo cerca di servire di testa da almeno 30 metri Musso, si inserisce rapido Lapadula e il portiere è quasi “costretto” a far fallo. Dal dischetto Viola è freddo e realizza per la terza partita consecutiva dagli 11 metri. I padroni di casa ci credono e nel recupero hanno l’occasione – sempre da calcio da fermo – per pareggiare, ma prima Gaich cicca il sinistro, poi il destro di Caldirola è troppo centrale per l’ottimo Musso.

Quarto minuto fatale

—  

Come in avvio di gara anche all’inizio della ripresa il Benevento commette una leggerezza di concentrazione. A evidenziare i difetti difensivi dei giallorossi ci pensa il solito De Paul: cross calibrato per l’inserimento di Stryger Larsen che in tuffo di testa realizza indisturbato l’1-3. Ma Glik abbassa troppo la linea e Depaoli non si accorge dell’avversario che gli sfila da dietro. Inzaghi – che ha già inserito Schiattarella per Viola – passa al 4-3-1-2, con Iago Falque dietro due punte e Ionita mezz’ala al posto di uno spento Hetemaj. Il Benevento produce il massimo sforzo e da calcio d’angolo mette in serie difficoltà i friulani, salvati con una istintiva parata di piede di Musso (su Gaich) e un’altro ottimo intervento su Ionita. Ma l’Udinese non rinuncia mai a ripartire e colpisce un palo con Pereyra. Segnali di scricchiolii difensivi e in effetti l’olandesino Braaf (classe 2002) appena entrato segna il suo primo gol in A. Approfittando di una linea giallorossa messa davvero male, Pereyra lancia il diciottenne che egoisticamente punta Glik e di sinistro sorprende Montipò sul proprio palo, ignorando il liberissimo Makengo. Il Benevento comunque ci mette l’anima e con un bel triangolo in area Iago Falque-Lapadula, trovano il 2-4 con l’attaccante italo-peruviano.

Precedente Marotta: "Momento tragico, sostenibilità vero problema. Conte? Richieste legittime" Successivo Inzaghi torna e carica la Lazio: "Per la Champions è una gara da dentro o fuori"