De Laurentiis scatenato: “Voglio scudetto e Champions! Ma Kvara ha fatto una cac…”

Intervento del presidente azzurro all’Università Vanvitelli di Santa Maria Capua Vetere. Inaugurata la cattedra di “diritto applicato al calcio”

Dal nostro inviato Maurizio Nicita

6 marzo – SANTA MARIA CAPUA VETERE (CASERTA)

All’università Vanvitelli si inaugura la cattedra di “diritto applicato al calcio”, fra luminari del diritto, rettori, presidenti di Federcalcio e di Lega, ma la grande star è Aurelio De Laurentiis, l’aula magna è strapiena di studenti, che sono anche tifosi. E quando il presidente del Napoli, a precisa domanda risponde: “Champions o scudetto? Io mi auguro entrambe!” un vero e proprio boato sottolinea l’affermazione. Poi riflette scaramanticamente: “La vinciamo… anche lo scudetto… ci portiamo jella da soli. Bisogna essere silenziosi perché le onde negative di propagano”.

Sarri

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Il presidente resta ottimista e per nulla preoccupato dalla sconfitta di venerdì: “Con la Lazio incidente di percorso salutare. Sarri è stato paraculo ed è rimasto basso, con i terzini bloccati. Poi Kvara ha fatto quella cacata…”.

Contratti

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Il presidente poi parla di contratti. “Provenendo dal mondo del cinema ho imparato a capire come si realizzano i contratti, a verificare la differenza tra diritti di immagine e rapporto di dipendenza, che ho applicato nel mondo del calcio. Se si vedono i miei contratti con allenatori e calciatori sono speculari a quelli di attori e registi”.

E se il Bari

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L’imprenditore non si sottrae nemmeno alla situazione che si sta creando a Bari, con la multiproprietà: “Io sono tifoso di Napoli città. Rivendico una centralità europea. Io cerco di distinguerla anche dalle altre belle città italiana. Lotto per equiparare sud a nord. Anche a Bari: cosa succederà se andremo in Serie A? La cederemo a chi ci garantirà una gestione adeguata. Abbiamo investito più di cento milioni e va seguito un progetto di crescita”.

Legge Melandri

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L’ultima stilettata per la concorrenza sleale, rivolto a un professore: “La verità è che la maggior parte delle società ha i conti in rosso e continua a partecipare ai campionati come se nulla fosse”. E poi specifica: “La legge Melandri ci ha rotto i c…i da vent’anni, come si fa a dire che dobbiamo curare i bilanci delle società che sono in perdita? Per farlo bisogna fare tabula rasa. È grave che lo Stato sia assente. Dicono: siete miliardari, vi riempite di debiti, strapagate i calciatori. Il problema sono gli agenti. Mino Raiola, simpaticissimo, prendeva 25-40 milioni di commissione sulle spalle di un club. Qui si creano le sperequazioni, i casini, i fallimenti”.

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