De Laurentiis: “Ho trattato Bernardeschi. Koulibaly e Mertens? Napoli o la vil moneta”

Il numero 1 del Napoli in occasione della presentazione del ritiro: “Attendo risposte dagli agenti di Ospina e Ruiz. Faremo di tutto per lo scudetto, ma se non riuscissimo non dovremo deprimerci”

L’occasione è la presentazione del ritiro, il secondo dopo quello di Dimaro, che si terrà a Castel di Sangro. C’è il governatore dell’Abruzzo, Marsilio, e il sindaco del comune, Caruso. Ma il protagonista assoluto è il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Ancora critiche a Gravina, ma soprattutto una sorta di ultimatum a Koulibaly e Mertens e gli altri che devono rinnovare: “Se vogliono restare dipenderà da loro. Ma noi non possiamo svenarci”. E alla fine il presidente cambia slogan per ingraziarsi la piazza: “Faremo di tutto per portare lo scudetto a Napoli. Tutti insieme. Ma se non riuscissimo non dovremo deprimerci”.

Ritiro e soste

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Spiega Adl: “Charlie Stellitano, che lavora anche con la Lega, mi ha offerto 1,1 milioni di dollari per andare in estate in America. Ho detto di no perché il periodo del ritiro è sacro per la preparazione. Invece durante la sosta per il Mondiale vedremo di organizzare un torneo pre natalizio con altre squadre. Faremo 3 o 4 partite durante il periodo di Castel di Sangro, fra il 23 luglio e il 6 agosto. Porteremo squadre internazionali importanti”.

A proposito di Gravina

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Il presidente mette i puntini sulle “i”: “Non mi ha portato Gravina a Castel di Sangro ma il sindaco di Roccaraso. Poiché dicono che io ce l’ho con lui per la questione Bari – su quello c’è un contenzioso giuridico – io invece sostengo che le federazioni non hanno lo slancio delle leghe. Io gli rimprovero che in 3 anni e mezzo non si è mai battuto col Governo per la riforma della Legge 91 sul professionismo. Lui a Castel di Sangro aveva una squadra che era in B e poi è scomparsa non so dove. Non ha un’esperienza contemporanea di club. Anche sugli episodi di La Spezia sono costretto a pagare 30 mila euro di multa e a tenere chiusa una curva. A me non sembra giusto”.

Non solo sentimenti

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Si parla di rinnovi e De Laurentiis risponde: “Koulibaly e Mertens? Si fa molto spesso del sentimento più che della ragione. Non puoi gestirlo come vorresti, perché ci sono vari interessi che non sono gestibili per la società. A meno che ci si voglia dissanguare. Poi ci sono giocatori particolari. Ma ci vuole il coraggio di rischiare. Io di 400 film ne ho sbagliati tre”. Ancora a proposito di mercato: “Ho parlato già da un paio di settimane con l’agente per Bernardeschi. Ne parlo con Spalletti, vedremo come si sviluppano certe situazioni. Cavani? Un discorso è prendere un portiere a 34-35 anni, un’altra è l’attaccante. Bisogna stare molto attenti nelle scelte perché ne va degli equilibri della squadra. Perché lui è una persona carina ma poi se non gioca l’ambiente può creare problemi. Ospina? Ho parlato con lui e attendo risposta. Agli agenti di Fabian ho fatto una proposta e attendo una risposta, siamo nei tempi previsti. Non vogliamo mandare via nessuno ma non ci sveneremo. Non è ridimensionamento che si parla ma di tornare sui binari dopo il deragliamento dei conti negli ultimi anni”.

A proposito di Carletto

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De Laurentiis non ci sta nemmeno alle critiche subite per la cacciata dell’allenatore più vincente d’Europa: “Ho portato Ancelotti che ha accettato di ridursi lo stipendio e non accetto che poi i tifosi lo fischino per un secondo posto dietro a una Juve che aveva dei favoritismi. La cosa più importante è non avere scheletri negli armadi e poter dire quello che si pensa. Per me quei due calciatori – dice ancora senza nominare Koulibaly e Mertens – li stimo e lì rispetto, gli voglio bene. Però dipenderà da loro capire se è solo la vil moneta a condizionarli. O se sono disposti a condividere un ambiente che ha dato loro tante soddisfazioni, se lo considerano un privilegio. Perché se vince il Milan con 40 milioni in meno significa che siamo andati fuori giri. Quando abbiamo perso partite che potevamo vincere non ho criticato l’allenatore, perché me ne ha fatte vincere altre che potevo perdere”.

Sulla competitività

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Parla anche da produttore cinematografico: “Ho vinto una settantina di biglietti d’oro, nel cinema comanda lo spettatore, mentre nel calcio ho dovuto accettare regole che non mi piacciono. A volte non basta essere i migliori. Cosa dovrebbe dire la Ferrari che ha un marchio prestigioso al mondo e non vince ormai da tanti anni? Il 22 maggio finisce il campionato, il 27 avevamo già deciso i sostituti di Insigne e Ghoulam, riscattato dal Fulham, Anguissa e rinnovato Juan Jesus. Non dormiamo”.

Luciano l’aziendalista

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Interviene al fianco del presidente Luciano Spalletti: “Da un punto di vista di lavoro servono le amichevoli, anche di alto livello. Dentro la fatica del ritiro è difficile acchiappare il massimo della condizione fisica e dell’attenzione mentale. Giocare con squadre forti aiuta, spostarsi all’estero è un costo sotto l’aspetto della fatica. Squadra pronta a fine luglio? Bisogna navigare un po’ a vista. Non è che si possa avere una rosa completa. Bisogna ottenere equilibri di sostenibilità, mantenendo anche competitività. Perché oltre al campo buono ci vogliono i giocatori forti. Ora vado in vacanza tranquillo. Poi vedremo che succederà. E sono d’accordo come dice il presidente di riaprire lo stadio ai tifosi, per gli allenamenti, una volta a settimana al Maradona. Poi sul futuro vedremo. Perché nel condominio entra anche la Fiorentina. Saremo in 8 e non sarà semplice mettere dietro quelle che abbiamo lasciato staccate queste”. E alla fine il presidente cambia slogan per ingraziarsi la piazza: “Faremo di tutto per portare lo scudetto a Napoli. Tutti insieme. Ma se non riuscissimo non dovremo deprimerci”.

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