De Laurentiis è furioso: Gattuso si gioca la panchina con Atalanta e Juve

Il presidente aspetterà le prossime due gare per decidere se chiudere il rapporto col tecnico

Nessun provvedimento. Per il momento. Rino Gattuso vive il disagio della settima sconfitta in campionato, e sa che il suo destino napoletano è davvero legato ad un filo sottile, che potrebbe spezzarsi nel giro di sette giorni se il Napoli dovesse uscire dalla coppa Italia e perdere sabato contro la Juventus. Aurelio De Laurentiis non ha seguito la squadra, ha visto la partita nella sua residenza romana, assistendo all’ennesima prestazione negativa dei difensori e all’imprecisione degli attaccanti. Il presidente è deluso dal risultato, ovviamente. Si sarebbe aspettato una reazione concreta da parte della squadra, ma lo spettacolo offerto dai suoi giocatori l’ha contrariato parecchio. La sconfitta di Genova è un ulteriore motivo di riflessione, per lui. Dovrò ragionare sul da farsi, decidere se bisognerà andare avanti con Gattuso o accelerare i tempi del distacco, senza aspettare la fine della stagione. Una decisione non semplice da prendere, in ogni modo, perché a prescindere dallo scudetto, il Napoli è ancora in gioco per gli altri obiettivi. Comunque, De Laurentiis non si farà trovare impreparato nel caso i prossimi risultati dovessero costringerlo a prendere provvedimenti estremi. Con Rafa Benitez il discorso è aperto, i due hanno deciso di risentirsi a breve, mentre Walter Mazzarri potrebbe essere un’opportunità gradita all’intero ambiente, che ne sollecita il ritorno. Per il futuro ci sono varie ipotesi che la proprietà sta considerando tra cui quella di Juric, Italiano o De Zerbi.

Nonostante la sconfitta, Rino Gattuso s’è sentito di complimentarsi coi suoi ragazzi per la prestazione. “C’è poco da dire, è stata la stessa partita vista con lo Spezia. Gli errori ci stanno, è vero che li stiamo pagando a caro prezzo. Ci stiamo allenando poco, non c’è tempo, si gioca sempre. Devo solo complimentarmi con la squadra, anche se abbiamo fatto tutto noi, ci siamo fatti due gol da soli. C’è tanto rammarico, quest’anno stiamo prendendo molti gol in fotocopia, e questo ci fa male”, è stato il commento del tecnico napoletano che si è soffermato sugli errori di Maksimovic e Manolas. “E’ una questione anche di postura: Maksimovic si è aperto poco, abbiamo fatto un giro palla con Manolas e gliel’ha ridata. Ci può stare, ci sta girando male. Per giocare in un certo modo bisogna lavorare, e c’è un’attenuante, perché stiamo recuperando e non giocando. E’ vero che è un problema che hanno anche altre squadre, ma noi lo stiamo pagando a caro prezzo”.

RITORNO OSIMHEN

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L’attaccante nigeriano è entrato dopo 6 minuti dall’inizio del secondo tempo nel tentativo di abbattere il muro rossoblù. Ma al di là di un pallone calciato in curva dal dischetto del rigore, di lui non si ricorda null’altro. “E’ stato tre mesi fermo, è normale che non sia al cento per cento. Sappiamo le caratteristiche che ha, lui e Petagna sono giocatori diversi. Osimhen ci dà più profondità e più soluzioni”. E mercoledì, c’è la coppa Italia, con la trasferta di Bergamo. “Sappiamo che abbiamo una partita difficile, ma la priorità resta un posto in Champions League”.

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