De Ketelaere: “Felice di aver scelto il Milan. È un grande passo, ma devo migliorare”

Il 21enne rossonero parla anche del Mondiale: “È il sogno che avevo da bambino, contento di averlo realizzato pur essendo molto giovane. De Bruyne? Lo ammiro, fa sembrare tutto facile”

Charles De Ketelaere non è pentito di aver scelto il Milan, anzi. Guarda al futuro con ottimismo e si concentra solo sui progressi da compiere per diventare finalmente un protagonista nella squadra di Pioli. “Il Milan è un grande passo per me, sono molto felice della mia scelta ma ci sono tanti fattori da considerare – spiega in un’intervista a Sky il 21enne belga -. A livello calcistico devo ancora migliorare sotto diversi aspetti, ma sono davvero contento di essere come sono”. Intanto, CDK si sta ambientando a Milano: “Penso che chiunque sia stato qui sappia che è una bella città. Purtroppo non l’ho ancora visitata come si deve, ma non sono qui per fare il turista. L’atmosfera mi piace, me la godo anche solo guidando un po’ in giro”.

Mondiale

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De Ketelaere, però, ora è concentrato solo sul Mondiale. “Giocare nel Belgio era il mio grande sogno da bambino, è bello esserci già riuscito pur essendo così giovane – assicura -. Al momento in Belgio siamo davvero fortunati perché abbiamo così tante star mondiali, un bel po’ di giocatori che sono fra i migliori al mondo. Noi giovani cerchiamo di imparare da loro come comportarci. Lì capisci di avere ovviamente ancora degli step da fare ed è bello poterti misurare con compagni così forti per migliorare”.

Modello De Bruyne

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In nazionale, Charles ha la possibilità di misurarsi con uno dei suoi idoli. “Ho sempre ammirato soprattutto Kevin De Bruyne, un po’ per il ruolo e poi per la sua eleganza, per come gioca a calcio e fa sembrare tutto facile. Disputare il Mondiale per me era più che altro il sogno di un bambino, ora invece è diventato realtà – conclude -. So che per arrivarci si deve passare dalle prestazioni con il club, ma io proverò in ogni caso a dare il mio contributo, perché la cosa più importante è aiutare la squadra”.

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