De Boer: “Joao-Gabigol ok Per il top serve un mese”

Frankde Boer, 46 anni, tecnico dell'Inter. Getty

Frankde Boer, 46 anni, tecnico dell’Inter. Getty

Dopo 35 minuti di conferenza Frank de Boer mostra a tutti il suo livello di italiano. Domanda su Gary Medel, il traduttore inizia, lui lo blocca: “Ok ok, I understand”. E via la risposta in inglese. L’olandese va di fretta alla vigilia del debutto al Meazza, ha voglia di tornare a preparare la partita contro il Palermo per raddrizzare il campionato prima della sosta. Domani ci saranno circa 40 mila persone allo stadio (tra cui anche Joao Mario) e la squadra oggi pomeriggio godrà di mezza giornata di libertà prima di ritrovarsi domani mattina nel solito hotel vicino al Meazza.

serve tempo — Le prime domande vertono sul portoghese e su Gabigol: “Siamo sempre disposti ad accogliere grandi giocatori, ma non sono ancora nostri e quindi non ne parlo. Comunque Joao Mario e Gabigol possono giocare in qualunque parte del centrocampo e dell’attacco rispettivamente”. Anche provando, non ci sono margini per farlo sbilanciare sul mercato (“Un difensore? Vedremo i prossimi giorni, io sono concentrato sul Palermo”). “Speriamo di fare passi avanti fin da domani, la squadra si è allenata bene questa settimana – ha spiegato -, anche se credo serviranno ancora quattro settimane circa per raggiungere la condizione atletica necessaria per sviluppare al meglio il 4-3-3”. Quattro settimane però non ci sono ed evidentemente De Boer sa che deve coniugare la necessità quotidiana con i pensieri futuri. “Rispetto la filosofia interista e quella italiana, stiamo cambiando molto e cerco di trovare un punto di equilibrio con quello che vorrei io”. Ieri sera ha incontrato Zhang Jindong ed Erick Thohir: “Ci hanno fatto capire il pieno sostegno, ci hanno dato tutto quello che serve per raggiungere gli obiettivi. L’Inter deve stare nelle posizioni che le competono”. In italiano ha imparato un concetto chiaro: “Tutti insieme”, “all together”. Solo così si riparte dopo l’avvio negativo contro il Chievo.
ottimismo nagatomo — Di scudetto non parla, preferisce virare “sull’orgoglio e la voglia di questa squadra di dimostrare quanto ci tengono alla maglia nerazzurra”. In queste prime settimane De Boer ha imparato anche a confrontarsi con la cultura italiana. “Sono rimasto sorpreso di molte cose, alcune delle quali in tono positivo, ma non mi va di spiegare quali siano. Voglio anche mandare un messaggio di solidarietà alle vittime del terremoto in centro Italia. Il mio pensiero va alle vittime e ai parenti”. Erkin verso il Besiktas, Ansaldi fermo per un infortunio e questa mattina si è fermato anche Nagatomo: la situazione terzini dell’Inter non è positiva, restano D’Ambrosio e Santon. “Da una prima impressione mi sembra che l’infortunio di Yuto non sia grave, aspettiamo gli esami”. E la domanda su Medel che ha capito al volo? “Può giocare in difesa e nonostante abbiamo difensori puri validi, è sempre buono avere un giocatore che ti garantisca la doppia opzione di centrocampista e centrale”.

Dai nostri inviati Brega-Taidelli 

Precedente Udinese, trattativa avviata con Tisserand del Monaco Successivo La prima Italia di Ventura Ci sono Romagnoli e Belotti Donnarumma è da record