Darmian: “Hazard tra i più difficili da marcare. L’Inter rappresenta un nuovo inizio”

MILANO – Archiviati gli impegni con le nazionali, nel weekend torna in campo la Serie A e l’Inter affronta domenica alle 15 il Torino al Meazza. I nerazzurri sono reduci dal pareggio esterno per 1-1 contro l’Atalanta. La squadra di Conte, dopo un inizio incoraggiante con due vittorie (Fiorentina e Benevento), ha un po’ tirato il freno a mano e negli ultimi cinque match di campionato ha raccolto un ko (nel derby contro il Milan), tre pareggi e una sola vittoria, quella a Marassi contro il Genoa. L’Inter vuole riprendere la marcia con i tre punti. Della sfida contro i granata ha parlato un grande ex: Matteo Darmian che, nel Matchday Programme, ha rivelato: “Per me non è un punto di arrivo entrare a far parte di grandi club come l’Inter o il Manchester United: è un punto di partenza, un nuovo inizio, quel momento in cui dici ‘non bisogna mollare perché il bello e difficile arriva ora’”.

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Darmian: ecco la top 5 della storia dell’Inter

A proposito della sua posizione in campo, Darmian commenta: “Ho iniziato a giocare come centrocampista, poi mi sono spostato dietro e come per gli attaccanti fare gol può essere la gioia più grande, per un difensore salvare un gol è la cosa migliore che si possa fare”. Interrogato su chi sia stato l’avversario più difficile da marcare risponde così: “Ho avuto la fortuna di giocare con grandi campioni nella mia carriera e di marcarne altri. Tra i più difficili dico sicuramente Hazard”. Infine stila la top 5 della storia dell’Inter: “Toldo, saracinesca e portiere di cuore. Facchetti, elegante e leggenda. Mazzola, campione della grande Inter. Baggio, un talento che mette d’accordo tutti. Vieri, potenza pura”.

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