Danimarca e Australia, spionaggio al Mondiale? Un foglietto finito nel posto sbagliato…

DOHA (QATAR) – Fuori dal Mondiale per una leggerezza? L’eliminazione della Danimarca, capace di raccogiere un solo punto nel Gruppo D, ha evidentemente cause più profonde ma nelle ultime ore sui social sta prendendo forma quello che assomiglia a un caso di ‘spionaggio’. Cosa è successo? Nella ripresa dell’ultimo match del girone perso contro l’Australia (al 69′), fa il suo ingresso in campo l’attaccante danese Cornelius (un passato in Italia con le maglie di Atalanta e Parma) con in mano un foglietto che consegna all’ex interista Eriksen, probabilmente con le indicazioni tattiche del ct Kasper Hjulmand. Una specie di ‘pizzino’ utile a comunicare nella bolgia di uno stadio pieno e al tempo stesso a mantenere segreta la strategia da utilizzare nel finale della partita.

Il ‘pizzino’

La scena viene ricostruita in un tweet divenuto ben presto virale e in cui si spiega come, tre minuti dopo (al 72′), sulla panchina dell’Australia riappare quello che sembra essere lo stesso foglietto, con i componenti dello staff tecnico dell’Australia si impegnati a leggerlo con l’intento di decifrarne il significato. Ci si chiede allora come sia arrivato lì: “Il foglio è stato passato da Eriksen a Hojbjerg che lo ha buttato a terra – scrive un utente, dicendo di aver assistito alla scena dallo stadio. Duke è corso a prenderlo e lo ha passato ad Arnold, che ha fatto scaldare subito Wright. E Wright in effetti è poi entrato al 74′, con l’Australia (già in vantaggio) capace poi di conservare l’1-0 fino alla fine e conquistare così una sorprendente qualificazione agli ottavi di finale. Merito del ‘pizzino’?

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